F1 | Ferrari, nei test invernali con due tipologie differenti di monoposto

La Ferrari affronterà i test invernali con due tipologie differenti di monoposto tra una sessione e l’altra. Il team di Maranello seguirà così la strategia adottata dalla Mercedes nel 2019, che poi si rivelò vincente a Melbourne. 

La Ferrari affronterà i test invernali sul circuito del Montmelò in maniera completamente differente rispetto a quanto visto nel 2019. Come riportato da Motorsport.it, la scuderia di Maranello porterà due diverse tipologie di vetture nel corso dei test pre-campionato.

Nella prima sessione di test (19-21 febbraio), la Ferrari porterà la monoposto che verrà presentata a Reggio Emilia l’11 febbraio.

Mentre nella seconda ed ultima sessione di test (27-29 febbraio), la Scuderia correrà con la monoposto dotata del pacchetto aerodinamico con cui esordirà nel mondiale a Melbourne.

Nella prima sessione verrà verificato semplicemente il corretto funzionamento della SF20 (si chiamerà così?), ovvero l’affidabilità di tutti i componenti della vettura. Mentre il vero potenziale della rossa sarà valutato nella seconda sessione di test, con il pacchetto aerodinamico per il GP d’Australia.

In pratica il team di Maranello seguirà la mossa fatta dalla Mercedes nei test invernali della scorsa stagione.Con il team tedesco che dopo essersi trovato in difficoltà durante la prima sessione, è riuscito a capovolgere la situazione a suo favore.

Portando di fatto una monoposto rivista dal punto di vista aerodinamico, mossa che poi si rivelò vincente già dal round inaugurale di Melbourne. Spiazzando in primis la Ferrari, e poi la Red Bull.

La Ferrari deve trovare quel carico aerodinamico che è mancato sulla SF90, soprattutto nei primi GP del 2019.

Oltre che risolvere i problemi di range del funzionamento degli pneumatici sulla vettura del Cavallino Rampante. Quindi potrebbe essere la giusta mossa da parte dei tecnici di Maranello, per aver modo di poter sviluppare maggiormente la vettura. Ottenendo così anche una miglior correlazione dei dati raccolti tra pista e galleria del vento.

Gli uomini del team guidati da Mattia Binotto si aspettano molto dalla vettura 2020. Anche se stando ad alcune indiscrezioni provenienti proprio da Maranello, i primi riscontri sulla nuova monoposto in galleria del vento non sarebbero molto incoraggianti.

Che sia solo una pretattica da parte della Ferrari? Probabilmente, solo la seconda sessione di test darà le prime risposte in merito.

Ad ogni modo la Mercedes ha insegnato ai rivali lo scorso anno nei test invernali, che la ricerca del “tempone” non serve quasi a nulla. Ma fare pretattica ed “ingannare” i rivali quello si. La Ferrari ne sa qualcosa in merito: tempi stratosferici sia nel corso della prima, che nella seconda sessione di test pre-campionato lo scorso anno, con la Mercedes indietro nelle classifiche. E poi a Melbourne sappiamo tutti quanti come andò a finire. Speriamo che non accada la stessa cosa anche quest’anno.

Alberto Murador