F1 | Mercedes: Chi ben comincia…

Le Frecce d’Argento si preparano ad aprire un nuovo capitolo nella propria storia, sempre con la stessa voglia e tenacia nell’affermare una grandezza che va oltre quanto visto in pista.

La Mercedes è al lavoro in preparazione per la stagione 2020. Il Team di Toto Wolff negli anni ha dimostrato di essere l’unico a trarre profitto dal lavoro svolto in fabbrica tra una stagione e l’altra.

La scorsa stagione è stata chiave nell’identificare la scuderia tedesca come una delle migliori della storia della Formula 1.
Dopo la conquista del sesto titolo piloti e costruttori consecutivo, c’è bisogno di riconfermarsi e riaffermare il predominio in ogni circuito.

Uno degli aspetti più importanti per la scuderia di Brackley è la metodologia di lavoro.

Nei primi test pre-stagionali della scorsa stagione gli uomini di Wolff hanno lavorato molto per consolidare l’affidabilità della macchina, senza mai andare alla ricerca della prestazione pura.
Una volta consolidate la conoscenza della monoposto e la consistenza delle parti meccaniche si è potuto lavorare sulle prestazioni e la complessa gestione della power unit.

Una delle sorprese Mercedes è stata presentarsi alla seconda settimana dei test con una versione B della monoposto che le ha permesso praticamente di dominare la prima parte di stagione.
Ed è stato quasi al termine di questa parte della stagione (al GP d’Austria, ndr) che alcune delle scuderie hanno formalmente richiesto che si tornasse alle coperture 2018, tanto è stato il dominio e la costanza delle prestazioni di Hamilton & Co.

Ma quanto accaduto mostra anche lo scoramento di chi si trova ad affrontare un avversario quasi imbattibile, al punto di spostare la guerra dalla pista ai tavoli della politica sportiva pur di rimescolare le carte.

La power unit rappresenta ancora un punto di vantaggio per la Mercedes. Quest’anno è stato evidente il deficit di potenza al cospetto della unità Ferrari ma una maggiore efficienza e miglior gestione del carburante ne hanno fatto il punto di riferimento per gli altri.

Detto ciò è evidente che Mercedes vada forte e spinga al limite le sue componenti sin dall’inizio della stagione, mantenendo intatta la capacità di programmare aggiornamenti e sviluppi.

Dal 2017 in poi, ipotecato il titolo costruttori, le Frecce d’Argento sembrano spingere meno per presentarsi puntualmente al Gran Premio di Abu Dhabi e fare un solo boccone degli avversari.

Questo viene fatto quasi a dimostrare la supremazia sugli altri e per far crollare le certezze degli avversari.

Ad oggi filtrano notizie in ambienti Ferrari di un nuovo simulatore ma questo potrebbe non essere la panacea di tutti i mali.

Il divario tecnico che deve essere limato è ancora oggi ampio, nonostante siano già trascorsi sei stagioni dall’avvento dell’era ibrida.

foto di Massimo Bottazzi

L’unico momento buio nella stagione della Mercedes quest’anno è stato il duello perso in dirittura d’arrivo al Gran Premio del Brasile.
Perché nel trittico di vittorie Ferrari, entrambi i piloti sono comunque arrivati non staccati di molto dai vincitori.

Ad oggi mancano poco più di 80 giorni all’inizio dei test ed è già un susseguirsi di voci e indiscrezioni che sembrano però non scalfire la scuderia tedesca, che riparte dai suoi due capisaldi, la consapevolezza di essere campioni e un pilota che si chiama Lewis Hamilton.