F1 | Austin: disastro Ferrari, mai competitiva

Weekend da dimenticare per la Ferrari, irriconoscibile nel corso del Gran Premio texano, con Vettel che sigla un altro “zero” e Leclerc mai competitivo.

Weekend deludente per la Ferrari che ci aveva abituato a prestazioni ben diverse da SPA in poi.

Sin dalla partenza si è capito che sarebbe stata una gara da incubo per la rossa, vedendo Vettel scivolare in settima posizione, dalla seconda conquistata nel corso delle qualifiche.

La gara di Vettel è durata solo qualche giro, poiché mentre si apprestava a compiere la sua rimonta, è stato vittima di una rottura improvvisa della sospensione.

Un incidente insolito, che spiegherebbe lo scarso feeling mostrato dal numero 5 con la sua monoposto, sin dallo spegnimento dei semafori.

Non è frequente trovarsi davanti ad un danno strutturale di questo tipo, vero che il circuito nel corso di questo weekend è apparso molto ostile, con avvallamenti, buche e tratti rischiosi per queste monoposto.

Ma quasi sicuramente non è questa la causa del problema.

Le rogne nel corso di questo weekend sono iniziate già dal sabato, con un problema alla power unit (Spec 3) per Charles Leclerc, costretto ad affrontare qualifiche e gara con la precedente PU (per evitare penalità).

Non sembrava mostrare questa evidente difficoltà nel corso delle qualifiche, ma in gara sono emerse tutte le ostilità.

In particolare il passo gara deleterio per Leclerc su gomma media, drasticamente inferiore di tutti i suoi rivali.

La Ferrari si è trovata a “salvare il salvabile” con Leclerc, avendo compromesso anche la sua gara a causa del ritmo molto lento nel primo stint, garantendo il contentino del giro veloce.

Una Ferrari inspiegabilmente sotto tono, protagonista in negativo, che non ha mai avuto il ritmo per puntare al podio.

Sono molti gli interrogativi che sorgono alla fine di questo weekend, a partire dal problema avuto nel corso delle prove libere, al preoccupante ritmo mostrato da Charles Leclerc, a prescindere dalla PU meno performante.

La Ferrari sembra essere tornata alle performance antecedenti alla sosta, un downgrade preoccupante, che dev’essere analizzato, ma che non è stato così marcato nel resto del weekend.

Non sappiamo se si tratta di una situazione anomala in cui ha girato tutto storto per la scuderia di Maranello, o una situazione da studiare con cautela, anche in vista del 2020.

Totalmente in ombra e lontani dal podio, a Maranello avranno tanto su cui lavorare.

Nel mentre Lewis Hamilton diventa campione del mondo per la sesta volta.

Giuseppe Piccininni
Giuseppe Piccininni
Graduated Computer Science student. Articolist for F1sport.it, FIA Accredited. Twitter: @MasterOfPeppe

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