F1 | Spa Francorchamps: Eau Rouge, si ritorna al passato

Nella pista di Spa Francorchamps tornerà la ghiaia nella via di fuga del Raidillion. La conferma arriva direttamente dal CEO dell’autodromo Nathalie Maillet. Il tutto sarà fatto per ottenere l’omologazione da parte della FIM per poter così ospitare la MotoGP, e non per l’incidente di Hubert. 

In quel di Spa Francorchamps ci sarà un ritorno al passato. Mettiamola così. Nella curva più bella del mondiale di F1 (Eau Rouge-Raidillion) tornerà ad esserci la via di fuga in ghiaia. La conferma è arrivata dal CEO del circuito belga Nathalie Maillet, con quest’ultima che ha sottolineato il fatto che il layout della curva non verrà assolutamente modificato. La Maillet ha specificato che tale modifica verrà fatta per poter ospitare in futuro (2021?) la MotoGP. Quindi l’incidente mortale di Hubert non centrerebbe nulla con tale decisione.

 

” Al Raidillon non verranno apportato modifiche alla pista. Tuttavia, ciò che è certo è che metteremo la ghiaia nelle vie di fuga. Gli standard di sicurezza per le moto sono più severi. Dunque, si tratta di un aggiornamento pensato per le moto, ma che avrà conseguenze positive anche per le auto. Attualmente, stiamo discutendo dove posizionare la ghiaia e con quale livello di profondità. Ma anche se dovrà coprire l’intera lunghezza della curva o meno. “

Poi chiaramente la Maillet ha parlato di quanto accaduto sabato scorso a Spa, definendo il fatto che l’incidente che ha coinvolto il povero Hubert è avvenuto in una circostanza molto sfortunata. Poi è chiaro, si può sempre parlare con il senno di poi. Se ci fosse stata la ghiaia forse, Hubert sarebbe ancora qui tra noi. La monoposto di Correa sarebbe riuscita a rallentare anzitempo, o avrebbe colpito ugualmente l’auto di Hubert. Ma ad una velocità senza dubbio minore rispetto ai circa 200 km/h.

Ok, tutte ipotesi da tenere in considerazione. Però il problema è sempre quello: perché ci si rende contro sempre troppo tardi su dettagli così importanti? Ok, vale sempre la regola “motorsport is dangerous”, però sulla sicurezza in alcuni circuiti si può fare ancora tanto. E’ doloroso e triste da dire, ma forse in quel tratto tanto affascinante quanto pericoloso, non ci sarà mai la sicurezza per i piloti al 100%.

Magari è anche questo che rende così affascinante il circuito di Spa Francorchamps. E’ una sorta di sfida per qualsiasi pilota di F1 riuscire a farla in pieno. Questo è da tempo risaputo. Ogni qualvolta una F1 passa su quel tratto, è una sfida  a cui qualsiasi pilota di certo non può tirarsi indietro.

Tuttavia, se per una monoposto (F1 o F2) risulta pericolosa la curva dell’Eau Rouge, figuratevi per una MotoGP capace di sviluppare oltre 270 CV. Partendo dalla Source alla compressione del Raidillion le MotoGP attuali riuscirebbero agevolmente già a raggiungere i 300 km/h orari. Quindi la domanda è questa: basterà la ghiaia per rendere sicuro il circuito di Spa per ospitare in futuro un GP del motomondiale?

Alberto Murador