F1| Test Barcellona day 2: tanto lavoro in casa Ferrari

Nella seconda giornata dei test in-season Ferrari lavora sui problemi della SF90. Ieri il team ha lavorato sull’aerodinamica posteriore, oggi su quella anteriore. Ovviamente anche gli altri team hanno sfruttato l’occasione per macinare chilometri.

I problemi della SF90 sembrano ormai chiari: manca carico e c’è tanto sottosterzo. Per questo motivo i test sono una manna dal cielo per il team di Maranello, per far girare la monoposto in pista e accumulare ancora più dati. Il distacco in classifica è molto grande, ma questo non vuol dire che il team capitanato da Binotto voglia arrendersi. Antonio Fuoco ha ottenuto il terzo tempo e ha fatto 120 giri, più che sufficienti per un ragazzo che è poco abituato allo sforzo fisico delle F1 attuali.

Nella giornata odierna il team ha installato dei sensori di altezza per misurare la distanza da terra in pista. Il lavoro riguarda il comportamento della monoposto in curva per decidere su quali soluzioni adottare. La Scuderia sa di questi problemi già dall’Australia, e delle soluzioni sono state forse già elaborate. La mancanza di test in pista ha però costretto il team ad affidarsi a simulazioni e galleria del vento, ma i riscontri artificiali non sono mai affidabili come quelli in pista. Anche questo è un aspetto su cui lavorare per il 2021, cioè il concedere test in pista. Magari solamente a certi team e a determinate condizioni. C’è ancora tempo, ma se la F1 vuole migliorare deve lavorare su questi aspetti e non su componenti standard e altre artefazioni.

Il più veloce è stato Mazepin sulla W10 con 128 giri, a dimostrazione del fatto che la Mercedes è veramente eccellente. Non per sminuire i due piloti titolari, ma è giusto anche lodare il lavoro degli ingegneri tedeschi che hanno realizzato forse una delle monoposto migliori della storia di questo sport. La paura che hanno i team adesso è che magari possano nascondere il loro vero potenziale, dato che si sta rivelando non necessario per vincere o stravincere. E per continuare a farlo oggi hanno lavorato molto, verificando i flussi aerodinamici al posteriore attraverso diversi sensori.

Charles Leclerc ha lavorato per la Pirelli con le gomme 2020 e forse anche 2021 ha coperto la distanza di due gran premi. Anche se lui non ha lavorato direttamente per il suo team i suoi dati saranno comunque molto preziosi.

Per quanto riguarda Alfa Romeo Raikkonen è stato molto costante nei tempi e vicino alle SF90. Un buon segnale per il Biscione che ha avuto non pochi problemi lo scorso weekend proprio al Montmelo.

Qualche problema invece per Red Bull. Dan Ticktum ha effettuato “solamente” 77 giri per un cedimento meccanico in mattinata. La sensazione è che il problema fosse abbastanza serio, e infatti nel pomeriggio ci sono state soltanto sporadiche apparizioni.