F1 | Allievi: “La Ferrari SF90 doveva essere migliore”

Incontriamo Pino Allievi e parliamo di Ferrari e del mondiale 2019. Siamo alla presentazione del libro “Michael Schumacher – Immagini di una vita”, dello stesso Allievi, della Giorgio Nada Editore.

di Giulio Scaccia

Cinque vittorie Mercedes, anzi cinque doppiette Mercedes, possiamo dire Profondo Rosso?

Profondo Rosso si, in termini di risultati, in termini di macchina no, almeno fino all’ultima gara sembrava andasse più forte. Evidentemente hanno fatto dei tentativi per andare più forte, hanno lavorato male. Però è una Ferrari che teoricamente dovrebbe essere molto più forte di quella dell’anno scorso. Non riesce ad esprimersi.

Nuove vernici, motore evoluto, modifiche aerodinamiche. Mattia Binotto ha detto che gli aggiornamenti hanno funzionato. Sembra che tra le righe la vettura del 2019 sia sbagliata.

Non è sbagliata credo che abbia diversi problemi di bilanciamento aerodinamico. Il motore ha funzionato perché non si è rotto ed ha espresso grosse velocità. Globalmente il risultato della Spagna è stato insufficiente e deludente. Mi auguro che non si vada avanti così, non è accettabile e sopportabile per la Ferrari un’altra stagione a rincorrere.

Mondiale finito o c’è qualche barlume di speranza per la Ferrari?

Bisogna essere realisti, cinque doppiette c’è poco da dire. Io vorrei avere una speranza. Purtroppo no, c’è anche davanti la Red Bull. Mi auguro che ritornino le gerarchie, Mercedes, Ferrari pronta ad aggredire e Red Bull un po’ indietro. Preoccupante a Maranello ritrovarsi terza forza del mondiale.

Un’ultima battuta, siamo alla presentazione del suo libro su Michael Schumacher. Questo Lewis Hamilton con questa Mercedes può far tremare il record dei sette mondiali del tedesco?

Sì. Hamilton è uno straordinario campione e pare che non ci siano grossi avversari in giro. Ci fosse una Ferrari competitiva allora puoi dire forse non ci arriva, ma con una Ferrari che ancora insegue, c’è spazio per sette titoli mondiali.