martedì, Dicembre 10, 2024

F1 | Power unit Renault depotenziata in questi primi GP

La Renault ha dovuto ridurre la potenza nelle loro power-unit per un presunto problema alle bielle in questi primi GP del 2019. Tuttavia, stando alle dichiarazioni di Cyril Abiteboul il problema sarebbe stato risolto. 

La Renault non ha iniziato di certo nel migliore dei modi il mondiale di F1. Sia per la mancanza di risultati, sia per problemi tecnici nella monoposto. La casa francese è stata costretta ad utilizzare una mappatura conservativa per tutti i motorizzati Renault. Ovvero il team interno e le due McLaren. Il motivo è stato per problemi d’affidabilità dovuti ad una biella come affermato da Cyril Abiteboul sul sito Autosport. Il capo di Renault Sport ha affermato che il problema è stato affrontato sin dai test invernali, ed ora è stato risolto.

Il ritiro di Hulkenberg nel GP del Bahrain è da attribuire proprio a quella biella difettosa. Ora Abiteboul guarda con molta fiducia per il proseguo della stagione: il prossimo step per la casa transalpina è quella di aumentare ancor più la potenza della power-unit. Dopo l’aggiornamento portato nel GP di Spagna, altri upgrade dovrebbero essere portati in Canada. Pista molto severa sul fronte dell’affidabilità dei motori.

Ad ogni modo la power-unit Renault dimostra ancora una volta non solo di essere quella più fragile in griglia, ma forse anche meno potente della Honda. Le difficoltà del team interno si sono viste in pista, sia nel corso delle qualifiche, sia durante i GP. Entrambi i piloti hanno sin qui lamentato la mancanza di competitività della vettura. Ricciardo ed Hulkenberg hanno difficoltà il più delle volte nell’entrare in top-ten. Sia in qualifica, sia in gara.

D’altronde la Renault dopo la Williams, è la scuderia che più ha fatto peggio in termini di risultati in questi primi GP rispetto allo stesso periodo del 2018. E da una casa automobilistica come Renault, ci si aspetta ben altro. Poi vedere un pilota come Daniel Ricciardo lottare nelle retrovie, rende ancor più l’idea delle difficoltà tecniche all’interno del team transalpino. Tuttavia l’australiano è ancora convinto della scelta fatta lo scorso anno. Ma questa è un’altra storia. Sta di fatto che alle condizioni tecniche attuali, l’obiettivo del podio resta ben lontano in casa Renault. Lo stesso Abiteboul anche se non lo dirà mai, sa che è così.

La cosa che forse potrebbe dare ancor più fastidio ai vertici della casa francese, è quella nel vedere il team clienti (McLaren) più competitivo a parità di motore.

Come se le deludenti prestazioni della scuderia di Enstone derivassero non solo dalla power-unit, ma anche dal pacchetto telaio-aerodinamica.

Tornando al discorso power-unit, Abiteboul ha poi aggiunto un altro dettaglio importante: la power-unit Renault è alla pari di quella Ferrari e Mercedes, almeno in gara. Insomma Abiteboul vuole convincere anche i più scettici (Red Bull) che i progressi del motore Renault ci sono stati. Il direttore francese è convinto che la Red Bull se fosse ancora con i propulsori francesi, potrebbe essere ancor più competitiva. Difficile da dire.

Anche se la sensazione è che la power-unit Honda sia decisamente migliore rispetto a quella francese. E probabilmente, anche più affidabile. Le buone prestazioni della Toro Rosso, anch’essa spinta dai motori giapponesi ne è la dimostrazione. Qui a Montecarlo è difficile nel poter far un confronto tra la power-unit Honda e Renault, poiché nel Principato non conta granché la potenza dei motori. Ma il GP successivo a questo, ovvero quello del Canada sarà una vera e propria prova del nove sul fronte power-unit.

Ora la Renault deve cercare di raccogliere il massimo possibile, soprattutto in gara. Magari centrando la top-ten in gara con entrambi i piloti. A Montecarlo o non succede nulla, o succede di tutto nel corso del GP. Innanzitutto l’importante è qualificare ambedue le monoposto più avanti possibile in griglia. Poi chissà..

Alberto Murador

Alberto Murador
Alberto Murador
Ciao a tutti, il mio nome è Alberto e la mia più grande passione sino dall'età di sette anni è stata la F1, ma poi ho cominciato ad appassionarmi di tutto il mondo del motorsport. Tifoso ovviamente della Ferrari, orgoglioso del " made in Italy ".

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