La Ferrari arriva a Baku con degli aggiornamenti. Vettel e Leclerc parlano del circuito e di quanto può essere difficile la messa a punto del mezzo.
di Giulio Scaccia
Baku ha delle sue caratteristiche uniche, con lunghi rettilinei, tratti misti e concreta la possibilità di fare errori, fattore quest’ultimo che mette a dura prova la capacità di concentrazione dei piloti.
Sebastian Vettel arriva a Baku dopo tre gare vissute con fatica, ed al tedesco è richiesta una prova di orgoglio per mostrare il suo vero valore.
Ecco le sue parole:
Questo circuito ha un tratto lungo 2,2 chilometri da fare in pieno in cui sfioriamo i 360 km/h prima della frenata molto impegnativa della prima curva verso sinistra. La ripida salita intorno alle mura della città vecchia è larga solo sette metri, che in una vettura di Formula 1 sembrano anche meno. Ti sembra di dover infilare il filo in un ago! Non c’è abbastanza spazio per due monoposto in quel punto per cui se stai duellando con un altro pilota è meglio mettersi d’accordo su chi deve passare per primo. Una delle sfide di Baku è trovare il giusto bilanciamento a livello di carico aerodinamico: devi poter affrontare bene le curve lente ma c’è bisogno di essere anche velocissimi sui rettilinei. È un compromesso non facile da trovare.
Sebastian Vettel punta l’attenzione sul bilanciamento, dall’alto della sua esperienza.
Charles Leclerc si trova bene su questa pista:
Quello dell’Azerbaijan è uno dei miei circuiti preferiti, lo adoro e ho sempre fatto molto bene qui avendo ottenuto un successo e un podio in Formula 2 e i miei primi punti in Formula 1 lo scorso anno. Il percorso mi piace davvero tanto, specie la parte dell’antico castello con quella serie di curve strette. È veramente una pista unica senza eguali nel mondo. La regola è piuttosto semplice: mai perdere la concentrazione, perché al primo errore ti ritrovi contro il muro. La pista di Baku è impegnativa, ma non vedo l’ora.
Per Vettel e Leclerc la via è unica: concentrazione, ed anche necessità di fare punti pesanti. La Ferrari porterà, a detta di Mattia Binotto, degli aggiornamenti. Basteranno per chiudere il gap con la Mercedes?