F1 | Bahrain: Alfa Romeo, Raikkonen salva un weekend difficile

In Bahrain la lotta a centro gruppo è stata molto ravvicinata e avvincente. Tra questi team figura ovviamente Alfa Romeo, che torna a casa con sei punti in più grazie al veterano finlandese.

di Tommaso Magrini

Il secondo GP della stagione ci lasci spunti di riflessione anche per quanto riguarda i team di seconda fascia. È abbastanza presto per stabilire quale team è candidato al quarto posto, soprattutto perché Renault, data per favorita, non ha iniziato la stagione nel migliore dei modi.

Una delle scuderie che fa parte della bagarre è Alfa Romeo, che ha come obbiettivo migliorare l’ottavo posto della passata stagione. Per farlo ha potenziato le proprie infrastrutture e assunto come piloti il campione del mondo Kimi Raikkonen e il talentuoso Giovinazzi. L’ex pilota Ferrari, oltre ad essere una garanzia dal punto di vista prestazione, ha un bagaglio enorme di esperienza che permetterà al suo compagno di squadra di crescere.

A Sahkir ci sono stati molti problemi per il team elvetico. Entrambe le monoposto hanno avuto delle perdite di liquido che hanno costretto i piloti a saltare la seconda sessione di prove libere, la più importante in questa pista.

Chiaramente in queste situazioni, la differenza la fa il pilota. Raikkonen è stato aiutato dall’esperienza ed è riuscito ad andare oltre i problemi del weekend. Ha portato la monoposto in zona punti, con una buona qualifica e una gara dove è stato lontano da guai ed incidenti. Giovinazzi invece ha faticato molto, perché il nostro connazionale non è riuscito a passare il Q1 e non è riuscito a portare la monoposto nelle prime dieci posizioni. Questo ragazzo ha ancora bisogno di chilometraggio per capire bene la monoposto che guida e sfruttare a pieno il suo talento. D’altrondo anche lo stesso Leclerc nelle sue prime gare ha fatto un po’ di fatica, salvo poi mostrare le sue capacità da Baku in poi.

Il motivo per cui la lotta a centro gruppo è così importante è di natura economica. A fine anno la FOM dà ad ogni team dei “premi” in base alla posizione nella classifica costruttori. È alquanto facile capire come essere quinti o sesti faccia la differenza, soprattutto per i team che non hanno a disposizione un budget molto alto come magari Haas o la stessa Alfa Romeo.

Per noi appassionati è bello vedere come anche tra i team che non sono in grado di lottare per il mondiale c’è una bella competizione, perché aiuta molto anche lo spettacolo. Come ci auguriamo che la lotta mondiale finisca ad Abu Dhabi, facciamo lo stesso con la sfida al quarto posto.