F1 | Allievi: “La Ferrari doveva sdoppiare la strategia”

Le strategie del muretto Ferrari nell’occhio del ciclone. Pino Allievi a Pit Talk commenta le strategie in prova e in gara del cavallino dopo la gara di Baku.

di Giulio Scaccia

La Ferrari in difficoltà in questo inizio di stagione. Il Gran Premio di Baku ha consegnato la quarta doppietta alla Mercedes. La Rossa è in affanno e si discute delle strategie che hanno lasciato molte perplessità, sia in prova che in gara.

Allievi, la strategia della Ferrari era da evitare, cosa ne pensa?

Sulle strategie non c’è mai la controprova. In gara se Charles Leclerc fosse stato fermato prima forse avrebbe guadagnato una posizione. Sembrava che con le medie Leclerc andasse come un missile, poi ci siamo resi conto che Gasly andava molto più veloce di lui. Vettel con le rosse non andava un granché. C’è qualcosa che sfugge, evidentemente a seconda degli assetti si centra o meno la finestra di funzionamento delle gomme. I discorsi sulle strategie finiscono per essere aleatori.

E in qualifica, cosa ne pensa della scelta di usare nella Q2 le gialle?

E’ stato un errore a metà. Se fossi stato al muretto, avrei diviso il rischio, uno con le medie, l’altro con le soft, non facendo scegliere ai piloti, ma verificando chi andava meglio chi con una gomma, chi con l’altra. Loro hanno puntato troppo su entrambi i piloti. Un atto di enorme presunzione. Ci sta sperimentare, ma la Ferrari deve avere una via d’uscita. Sdobbiando la strategia, uno dei due sarebbe stato scontento, ma non rischiavi così tanto.

La Ferrari ha molti precedenti in passato: raramente la Rossa diversifica le strategie.

E c’è anche da dire che la scelta di strategie estreme identifica una debolezza di fondo.