Renault davanti a tutti. Iniziano le prove di velocità al Montmelò. Le mescole più morbide si issano in cima alla lista dei tempi e le vetture transalpine si mettono in bella mostra dapprima con Ricciardo e poi con Hulkenberg. In Ferrari non si cerca il tempo ma si registrano comunque ottime prestazioni. Bene anche Mercedes, che però ancora non punta a stupire. Williams profondo rosso.
Mattinata particolarmente fredda a Barcellona, nonostante la presenza del sole. Appena 5 gradi all’inizio di questa quarta giornata di test. La poca aderenza è responsabile dell’uscita di pista di Norris, che finisce nella ghiaia in curva 5 con la sua McLaren, causando una bandiera rossa. Mano a mano che la pista inizia a scaldarsi s’infiamma la ricerca del giro veloce, con molti piloti che montano le mescole più morbide del lotto.
Albon, con la sua Toro Rosso, riesce a conquistare il primato della mattinata, con un ottimo 1’17″637 realizzato con il conpound C5. Stessa gomma anche per Ricciardo, su Renault, che realizza il secondo tempo a poco più di un decimo dalla vetta. Crono leggermente più alto per Hamilton, che si attesta sull’1’17″977, utilizzando però la specifica C4.
La Ferrari nella prima parte della giornata non cede alle lusinghe della prestazione e preferisce lavorare con i conpound più duri, ottenendo tempi di tutto rispetto con le medie C2 e centrando un fantastico 1’18″046 con le soft C3. Segno che l’auto si conferma ben bilanciata e prestazionale.
Se a Maranello si può continuare a sorridere, in Williams si registra invece un certo malcontento. L’attesissimo ritorno di Kubica, incoraggiato da tifosi e striscioni, si è rivelato un debutto amaro, con una vettura ancora da svezzare, che pare molto indietro rispetto alle altre. I ritardi che hanno fatto perdere oltre la metà di questa sessione avranno un peso notevole nello sviluppo dell’auto, al punto che Robert si sbilancia nell’affermare:
È stato un inizio non perfetto. Ho delle sensazioni miste. Per noi di fatto i test inizieranno settimana prossima. Con i ritardi non si è creata una buona situazione ed è preoccupante quello che potrà succedere.
Dispiace per Kubica, che considerava questo rientro come la sua grande occasione. Scettico e titubante ricorda di non guidare da nove anni e ammette che la strada ora è tutta in salita, poiché questa mattina ha percorso solamente 43 giri, raccogliendo principalmente dati riguardanti l’aerodinamica, prima di passare il volante a Russel nel pomeriggio.
La sessione pomeridiana non regala particolari emozioni, fatta eccezione per la magistrale prestazione di Hulkenberg, capace di cogliere con la sua Renault il miglior tempo di giornata in 1’17″393 su mescola C5, e, subito dopo di causare una bandiera rossa a causa di uno stop in curva 13 dovuto a un problema tecnico. Stop anche per Giovinazzi, a una manciata di secondi dalla fine delle prove, dopo che l’italiano aveva percorso oltre 150 giri. In Ferrari si è mantenuto un approccio conservativo e, neppure nel pomeriggio si è andati alla caccia del tempo, con Leclerc che, come Vettel ieri, ha concluso anticipatamente il suo programma con un bottino di 138 giri all’attivo, concludendo il lavoro iniziato da Sebastian Bottas, con la stessa mescola di Hamilton, ha migliorato la prestazione di un decimo abbondante. I due Mercedes hanno totalizzato 115 tornate.
Ora ci aspetta un’altra intensa sessione di test. In attesa di verificare nuovi sviluppi o di constatare antichi malumori, non emettiamo alcun verdetto, ma ci limitiamo a pregustare una stagione interessante, colma di spunti, di personaggi, di promesse. L’alba di Melbourne non è più così lontana.