F1 | Ferrari 2019, speranze e dubbi in attesa della presentazione

La Ferrari sarà svelata venerdì 15 febbraio: speranze e dubbi a Maranello, sia per il team che per Sebastian Vettel.

di Giulio Scaccia

Il giorno dopo San Valentino, intorno alle 10,30 sarà svelata la Ferrari, la Rossa di Mattia Binotto, di cui sappiamo per ora solo il codice del progetto: 670. A Maranello, come riporta Leo Turrini, sono moderatamente fiduciosi e quel moderatamente è da intendersi che i tecnici hanno fatto del loro meglio e sono soddisfatti, ma ovviamente non sanno dove sarà la concorrenza, Mercedes e Red Bull innanzitutto, che certo non stanno a guardare.

Sembra che il reparto motori sia riuscito a tirare fuori qualcosa in più dalla power unit, senza poi andare a scapito dell’affidabilità.

Il team di progetto non sappiamo esattamente come avrà ovviato a certe modifiche del regolamento, in particolare all’ala anteriore, che dovrebbero ridurre l’effetto rake. Alcune previsioni le avete avuto già potuto leggere su f1sport.it

Per ora sappiamo che potrebbe cambiare la colorazione, più opaca e che dall’Australia parte un’indagine sullo sponsor “Mission Winnow“, della Philip Morris, a causa di una presunta violazione della pubblicità sul tabacco.

Intanto a Maranello si sono visti prima Leclerc e poi Vettel per la prova del sedile. Leclerc è in Ferrari per imparare, ma anche per vincere. Sebastian Vettel è apparso sorridente e auguriamoci che sia di buon auspicio e che abbia ritrovato serenità e centratura dopo una stagione difficile.

Il tedesco si ritroverà un compagnio di scuderia scomodo, diverso da Kimi Raikkonen nel carattere e nelle ambizioni, e un Mattia Binotto che crediamo non lo supporterà nei momenti di difficoltà come Maurizio Arrivabene.

Inoltre dubitiamo che l’ambiente gradirà un’altra stagione come quella 2018.

Nel 2019 per battere la Mercedes serve non certo il pilota sbiadito e pasticcione della scorsa stagione, ma il miglior Sebastian Vettel.

Il quattro volte campione del mondo lo sa e per lui è una stagione decisiva per la sua carriera e per il suo rapporto con la Ferrari.