F1 | Austin: la Red Bull sfiora la vittoria con Max Verstappen

La Red Bull sfiora il colpaccio in quel di Austin. Ecco il titolo che può ben riassumere il weekend americano del team anglo-austriaco. Verstappen dal fondo della griglia è arrivato ad un secondo dalla vittoria, mentre Ricciardo è stato costretto ancora una volta al ritiro.

Una Red Bull a due facce quella vista in quel di Austin. Da un lato c’è l’esaltazione per la vittoria sfiorata con Max Verstappen, dall’altro lato c’è l’ennesimo ritiro da parte di Daniel Ricciardo. Forse nemmeno Horner e Marko si sarebbero aspettati una Red Bull così performante in gara, almeno con Verstappen. Perchè Ricciardo si è dovuto ancora una volta ritirare nel corso della prima fase del GP, per l’ennesimo problema tecnico sulla sua RB14.

 

Ancora a gara in corso è stata molto ironica la dichiarazione di Helmut Marko ai microfoni di Sky, ovvero che Ricciardo ne avrà ancora per due anni.

Il riferimento del braccio destro di Mateschitz è chiaramente rivolto ancora una volta agli uomini della Renault (prossimo team di Ricciardo), con il presunto (ed ennesimo ndr) problema sulla power-unit marchiata Tag-Heuer sulla monoposto dell’australiano.

C’è poco da dire, dopo la vittoria del GP di Monaco la stagione di Ricciardo ha preso una brutta piega. Ma la delusione in casa Red Bull per il ritiro dell’australiano, è compensata dalla splendida gara di Verstappen, tutta in rimonta. L’olandese partendo dalla diciottesima posizione, in pochi giri a son di sorpassi si è ritrovato in quarta posizione, approfittando anche del ritiro di Ricciardo, e del testacoda di Vettel entrato in contatto proprio con l’australiano nel corso del primo giro.

Il primo stint di gara con la mescola soft è stato molto costante per Verstappen, non troppo distante dalla coppia di testa Raikkonen-Hamilton.

Poi l’olandese ha fatto l’undercut ai danni della Mercedes di Bottas, montando ai box la mescola super-soft. La cosa che forse ha più sorpreso, è stato il fatto che la gomma con la banda rossa ha tenuto sino al termine del GP sulla vettura di Verstappen.

Nel finale di gara Verstappen si è ritrovato da una parte a dover guardare negli specchietti per difendersi da Hamilton, e dall’altra ad attaccare Raikkonen per vincere il GP. Molto bravo l’olandese nel difendersi a tre giri dal termine dal tentativo di sorpasso da parte di Hamilton. Verstappen ha resistito all’interno della traiettoria della curva 15, costringendo il pilota della Mercedes ad allargare ed andare sullo sporco. L’olandese è arrivato al traguardo a solo un secondo dal vincitore Raikkonen.

Una prova molto convincente da parte della Red Bull, in una pista che sulla carta avrebbe dovuto sfavorire la RB14. Ma il merito forse, va dato più a Verstappen che alla competitività della monoposto di Milton Keynes.

C’è da sperare che nel 2019 la Red Bull possa far parte veramente della lotta mondiale. Perchè un Verstappen così in forma ed in lotta per l’ride, non può che far bene a tutta la F1. Ora tra sette giorni arriva il GP del Messico, dove l’anno scorso fu proprio Verstappen a vincere.

Alberto Murador