Ecco le parole di Mario Isola, Responsabile Racing di Pirelli:
“Venerdì è stata una giornata molto strana, con la prima sessione bagnata, perciò le squadre hanno dovuto concentrare tutto il loro lavoro sulla vettura nella seconda. Poi, al pomeriggio, c’è stato l’incidente di Ericsson. Quindi, la seconda sessione si è ridotta ad un’ora in cui hanno dovuto preparare la macchina, testare due mescole per il delta fra i composti e provare a fare un long run con più carburante a bordo.
Uno stint di 10 giri dal quale cerchi di estrapolare delle informazioni anche se tuttavia non si tratta di un qualcosa di lineare. La mescola Soft è più incline a fenomeni di blistering a causa della scarsa usura. Bassa usura significa molta generazione di calore all’interno del composto e quindi blistering. Se segui un’altra auto, perdi un po’ di carico aerodinamico e scivoli maggiormente. Quindi, rispetto alla SuperSoft che genera più grip e scivola di meno, tutto ciò porta alla formazione delle bolle sul battistrada. Indubbiamente è chiaro che se si spinge fin dal primo giro, quando la gomma è più nuova, la maggior quantità di battistrada porta l’effetto ad amplificarsi”.