Force India salva grazie a Lawrence Stroll

La Force India sta uscendo dalla più grave crisi della sua storia grazie all’intervento di una cordata di imprenditori che fa capo a Lawrence Stroll. Grazie ad essa il team può guardare speranzoso al futuro. Ma il cambio ai vertici potrebbe aprire diversi scenari.

 

Il circo della F1 si trova nel pieno del suo ormai abituale periodo festivo di agosto. Ma, possiamo scommetterci, fino a qualche ora fa era tutt’altro che festa dalle parti di Silverstone, per le famiglie dei dipendenti di Force India. 

 

Il team indiano è riuscito ad uscire da quella che era la più grande crisi economica della sua non lunghissima – ma neanche brevissima – storia, da quando è nata nel 2007.

Il magnate e politico indiano Vijay Mallya aveva ridato lustro ad un team che dopo i fasti e le vittorie con Eddie Jordan al ponte di comando, aveva attraversato una profonda crisi identitaria cambiando proprietà per ben tre volte e diventando prima Spyker, poi Midland, fino – per l’appunto – all’arrivo dei capitali indiani di Mallya.

Con una oculata quanto sapiente gestione, il team è arrivato nel 2016 e 2017 addirittura a ridosso dei tre top-team. Poi, quest’anno, i debiti incolmabili e l’amministrazione controllata.

Insomma, il baratro. Fino a quando Lawrence Stroll – padre di Lance, pilota della Williams-Mercedes – ha composto e guidato una cordata di imprenditori che ha saldato i debiti e i posti di lavoro di oltre 400 dipendenti.

 

Superfluo riportare la soddisfazione e il sollievo del management del team, che ha visto la situazione risollevarsi dopo mesi da incubo e dopo i quali poteva non esserci alcun futuro. Ma quale sarà il futuro a medio termine? Facile supporre che la Force India possa avere tra le sue fila, ad uno dei posti di guida, il figlio di colui che ha contribuito al suo salvataggio, ovvero Lance Stroll.

Presumibilmente il team cambierà nome, sponsor e livrea, con BWT che sarà quantomeno affiancata dai brand delle personalità coinvolte nella cordata.

 

Inutile ribadire che baby Stroll, grazie ai fondi di suo padre, è riuscito a garantirsi un’ottima base tecnica con la quale poter programmare – molto meglio di quanto possa farlo ora – il suo futuro in F1.

Ma questo movimento di “mercato” potrebbe portare ad ulteriori quanto inattesi sconvolgimenti, a partire proprio dagli attuali driver del team indiano di cui non si sanno ancora le prossime mosse.

Ocon era dato per certo alla Renault prima dell’ufficializzazione di Ricciardo ma ora le quotazioni della sua permanenza salgono, con Sergio Perez che diventa il principale indiziato all’addio. Proprio da queste mosse potrebbe rivoluzionarsi tutta la line-up del centro-schieramento del 2019.