Stirano: le strategie esotiche Ferrari

La Ferrari non ha raccolto quanto sperato nel GP d’Ungheria. Chiaramente le qualifiche del sabato hanno influito negativamente in gara, anche se la strategia adottata dal muretto box nel GP non è stata la migliore. Per parlare di strategia ed anche sul fronte dei piloti Ferrari è intervenuto Giorgio Stirano ai microfoni di Pit Talk.

La Ferrari nonostante abbia una monoposto leggermente più performante della Mercedes,  non è riuscita ad imporsi nel GP d’Ungheria. Forse il muretto box del team di Maranello ha sbagliato un po’ sulla strategia, con Vettel che solo nel finale è riuscito a scavalcare la Mercedes di Bottas.

Della strategia Ferrari attuata nel GP d’Ungheria ha parlato Giorgio Stirano. Ai microfoni di Pit Talk l’ingegnere piemontese ha definito la corsa magiara una corsa tecnica e strategica. Il tutto legato quasi più alle mescole delle gomme Pirelli, piuttosto che sul complesso vettura, pilota, pista.

Giorgio Stirano innanzitutto ha ribadito che il sorpasso di Vettel su Bottas non era così scontato, poichè le gomme ultra-soft (montate da Vettel dopo il pit stop, n.d.r.) danno il meglio per i primi giri rispetto alle soft (montate dalla Mercedes di Bottas). Poi la differenza di prestazione tra le due mescole tendono quasi ad equivalersi, anzi, le soft con il passare dei giri perdono molto meno prestazione rispetto alle ultra-soft.

” Con le ultrasoft parti e vai come una spia per i primi 3-4 giri, poi comincia a scendere la prestazione. Quindi non è che poi fosse così semplice passare Bottas, con degli pneumatici supposti più veloci. “

La strategia adottata dalla Ferrari in gara non è stata quella giusta secondo l’ingegner Stirano. In pratica secondo Stirano la Ferrari doveva attuare una strategia più conservativa al via, dato che le due rosse partivano in seconda fila alle spalle delle Mercedes. In pratica cerchi di marcare l’avversario, montando la stessa mescola allo start.

” Non fai una strategia diversa, marchi l’avversario. Sei in circuito dove è difficile sorpassare, quando sei a parità di prestazioni. A quel punto non rischio. “

Se anche Vettel fosse partito con le ultrasoft, avrebbe avuto più grip allo start, e magari maggiori possibilità di poter scavalcare almeno una delle due Mercedes al via. L’ingegnere piemontese ha detto che la strategia attuata dal muretto Ferrari per Vettel alla fine ha pagato, poichè il tedesco è riuscito a sorpassare Bottas nel finale di GP. Però il rischio di non farcela ad arrivare oltre il terzo posto c’è stato eccome.

Ciò nonostante, sono stati molti i secondi persi da Vettel nei confronti delle due Mercedes, soprattutto nei primi giri. Chiaramente le W09 con la mescola ultrasoft hanno guadagnato molti secondi nei confronti di Vettel con le soft. Forse se anche il tedesco della Ferrari avesse utilizzato le ultrasoft ad inizio gara, le cose sarebbero andate diversamente.

 

” Secondo me ogni tanto, la strategia del muretto Ferrari tende ad estremizzare le situazioni. Io quello che mi permetterei di suggerire al muretto Ferrari è di gestire con molta tranquillità la situazione. “

Effettivamente la Ferrari con la monoposto che si ritrova, potrebbe tranquillamente permettersi di utilizzare la strategia più conservativa. La competitività della SF71-H a Budapest era senz’altro fuori discussione, ma i dettagli sono stati determinanti a fare la differenza, nonchè a favorire la Mercedes.

Poi per quello che riguarda la strategia dell’altra Ferrari con Kimi Raikkonen, Stirano ha detto che la strategia delle due soste adottata dai box per il finlandese non ha pagato. Ma nemmeno che tutto sommato non è andata poi così male. Il team di Maranello ha tentato la carta dei due pit stop con Raikkonen sperando magari in qualche safety car, anche se tutto sommato il terzo posto sarebbe ugualmente arrivato anche senza la doppia sosta.

” Magari ti capita una safety car, allora si. Ma li è andata tutto liscio, non è mai successo niente. Quindi non si è potuto giocare nulla con le strategie, diciamo esotiche. “

Dopo aver parlato delle strategie del muretto box Ferrari, si è parlato dell’argomento riguardante i piloti del team di Maranello. Giorgio Stirano entrando nell’argomento ha ribadito che Vettel è secondo solo ad Hamilton come pilota attualmente presente in F1. L’inglese della Mercedes ha qualcosa in più che in più di occasione fa la differenza.

” Se parliamo di Vettel io ti dico che è il miglior pilota che c’è dopo Hamilton. Non è che c’è un gap gigantesco. Però Hamilton ha quel qualcosa in più di precisione, di capacità oggettiva. “

Poi sul capitolo Raikkonen l’ingegnere piemontese elogia il finlandese, affermando che è un gran pilota ed un grande collaudatore. Tuttavia Stirano metterebbe un giovane al posto di Raikkonen, con ovvio riferimento a Charles Leclerc.

” Io sono per Leclerc subito. Chiaro che forse a Vettel non piacerà, però essendo ragazzino lo indottrini bene, facendolo crescere. E’ un matrimonio che mi sembra giusto valorizzare. Con questo non voglio denigrare Raikkonen, però .. “

Sul talento di Leclerc non si discute chiaramente, anche se gli errori del pilota monegasco in questi ultimi due GP sono stati diversi. Quindi forse Leclerc dovrebbe fare ancora un anno di esperienza alla Sauber, per poi essere pronto a fare il grande salto alla Ferrari nel 2020. Nonostante Raikkonen abbia quasi quarantanni, dimostra che può ancora essere un grande uomo squadra. Ed avere due piloti sempre a podio può permettere al team di Maranello di poter puntare anche al titolo costruttori.

Alberto Murador