Gp di Ungheria: Hamilton vola nel diluvio, Vettel solo quarto.

Hamilton conquista la pole position all’Hungaroring volando sotto la pioggia battente. Bottas agguanta il secondo tempo per una prima fila tutta Mercedes. A seguire le Ferrari di Raikkonen e Vettel che non riescono a svettare nel diluvio magiaro.

Le qualifiche che non ti aspetti. Dopo un dominio indiscusso nelle libere del venerdì e nell’ultima sessione del sabato mattina la Ferrari è costretta ad alzare bandiera bianca arrendendosi all’assalto della corazzata tedesca. Vettel fa il tempo in q1 e in q2, ma sotto la pioggia torrenziale Hamilton compie la sua magia conquistando la pole position con il crono di 1.35.685. A seguire Bottas con 1.35.918 e un buon Raikkonen, capace, in quest’occasione, di sopravanzare il compagno di squadra, anche se per soli 24 millesimi. Il distacco Ferrari si attesta intorno al mezzo secondo. Seguono un ottimo Sainz, Gasly, Verstappen, Hartley, Magnussen e Grosjean. Ricciardo si ferma in Q2, non riuscendo, come Alonso, a migliorare il suo tempo a causa dell’improvviso aumento della pioggia. Male Leclerc, che esce già in Q1, ammettendo di non aver guidato bene e di non essere stato all’altezza della situazione.

Le qualifiche sono partite con pista bagnata, ma inizialmente sembrava che il tracciato potesse asciugarsi, tanto che i piloti, su gomme intermedie, hanno quasi subito effettuato il cambio passando alla mescola ultrasoft. La storia è cambiata nel corso delle Q2, dove la minaccia di pioggia è diventata reale fin dai primi minuti, e la Ferrari si è aggiudicata il tempo scommettendo da subito sulle intermedie. La Q3 ha visto la pioggia intensificarsi al punto tale da costringere i piloti ad utilizzare le full-wet. In tali condizioni dapprima è emerso Kimi Raikkonen, ma la zampata finale è stata data dalle frecce d’argento grazie ad uno strepitoso tempo firmato da Valteri Bottas e ad un giro incredibile di Lewis Hamilton, capace di imporsi autorevolmente nel diluvio ungherese.

In casa Ferrari Raikkonen sembra prenderla con filosofia, ricordando che “domani è un altro giorno” e che il risultato ampiamente sotto le aspettative è dovuto unicamente alla comparsa della pioggia. Tuttavia, per l’ennesima volta ci si ritrova a constatare che la scuderia di Maranello difficilmente riesce a interpretare al meglio una situazione sfavorevole, finendo inevitabilmente per perdere terreno nei confronti dell’avversario. In tutto questo però è doveroso e necessario tributare i giusti onori ad Hamilton, che si conferma sempre più infallibile in condizioni di bagnato, e che dopo questo acuto può veramente godersi la pole “cantando sotto la pioggia”.