Wolff vuole salvare in corner la Mercedes per il prossimo biennio

Toto Wolff  vuole il congelamento delle power-unit in F1 per il prossimo biennio. Il manager austriaco parla di una scelta logica e di un risparmio in termini di costi, nonchè per consentire ai costruttori nel dedicarsi completamente alla progettazione delle nuove power-unit del 2021. Ma la realtà è un’altra.

Toto Wolff alla vigilia del GP d’Austria insiste con l’ipotesi del congelamento per quel che riguarda le attuali power-unit. In pratica il team manager della Mercedes vuole uno stop negli sviluppi delle unità ibride nei prossimi due anni, in attesa dell’avvento delle nuove power-unit a partire dal 2021.

Questo è il cosidetto “leitmotiv” di Wolff alla prossima riunione dello Strategy Group che si terrà il 4 luglio, ovvero durante la settimana del GP di Gran Bretagna. Il manager austriaco considera una scelta logica il congelamento dello svilupppo delle attuali unità ibrida per due motivi.

Con il “freezing” delle power-unit attuali verrebbe data l’opportunità a tutti i costruttori di concentrarsi esclusivamente nella progettazione e nello sviluppo sulle nuove unità ibride di F1, le quali entreranno in vigore dal 2021.

Poi nei prossimi due anni i costruttori impegnati attualmente in F1, potranno risparmiare diversi milioni di euro qualora venisse approvato il congelamento delle power-unit, evitando così un vertiginoso aumento dei costi nel seguire due differenti progetti.

Il ragionamento di Toto Wolff non fa una piega, anche se la realtà delle cose è leggermente diversa. Sentire parlare di un risparmio dei costi dal team manager della scuderia che ha speso più di tutti in F1 nell’era power-unit è un paradosso. Non serve essere dei ragionieri o fare dei conti laboriosi per capire che la Mercedes ha investito più risorse economiche in questi ultimi anni rispetto a Ferrari, Renault ed Honda.

In pratica Wolff vuole fare la morale del risparmio costi sul fronte power-unit poichè l’austriaco sa che il vantaggio tecnico della Mercedes ad oggi, non è più quello di qualche anno fa. Per fare un esempio, il dominio Mercedes nei confronti della Ferrari in qualifica non si è più verificato in questo 2018, salvo nel round inaugurale di Melbourne.

Anzi, allo stato attuale la power-unit Ferrari sembra essere addirittura più performante di quella Mercedes in qualifica. Lo dimostrano le pole conquistate dalla Ferrari con Vettel in questa stagione, quando nel corso delle Q3 si ricorrono a tutti i cavalli disponibili in queste power-unit.

Poi altro campanello d’allarme in casa Mercedes, sono i problemi d’affidabilità riscontrati nei propulsori tedeschi in questi primi GP. Visti molto di rado nel corso delle precedenti stagioni.

Nell’ultimo GP di Francia la Mercedes ha introdotto la specifica 2.1 del motore, riscontrando dei problemi con Bottas nel corso del venerdì e nella Force India di Perez durante la gara.

Giustamente Toto Wolff guarda agli interessi del suo team, e questa proposta del congelamento power-unit per i prossimi due anni può giovare più a Mercedes, piuttosto che a Ferrari, Renault ed Honda. Sarà dunque estremamente importante la riunione dello Strategy Group del prossimo 4 luglio, sia per quel che riguarda la prossima generazion di motori, ma allo stesso tempo per le power-unit attuali.

Alberto Murador