Ferrari veloce in rettilineo ma non per il motore

La Ferrari nei primi GP della stagione ha dimostrato di essere molto veloce nei rettilinei, molti pensano che sia grazie ai miglioramenti del motore, ma in realtà non è solo per quello.

di Luca Stefanini

L’anno scorso la Ferrari pagava moltissimo da Mercedes nei circuiti veloci, perciò imparando dal passato, ha rivisto il progetto, migliorando l’efficienza aereodinamica della vettura. Nella passata stagione il cavallino dominò nei circuiti da alto carico, come Montecarlo e Budapest, ma faceva molta fatica nei circuiti veloci tipo Monza.

Quest’anno la vettura, progettata dal Team di Mattia Binotto, è molto più efficiente dal punto di vista aerodinamico, perciò riesce ad essere veloce sul dritto. Ovviamente è supportata da una power unit potente ma forse un po fragile (vedi la sostituzione di Kimi). E’ doveroso ricordarsi che l’efficienza e la power unit vanno a braccetto per avere un alta velocità sul dritto, ma la Ferrari probabilmente non è così superiore sul lato motore, ma bensì sull’aerodinamica.

Il team ha capito che nella formula 1 ibrida, è molto importante avere una vettura veloce sul dritto ed efficiente aerodinamicamente. La Ferrari ha lavorato su questo aspetto perché ha capito che un grande velocità di punta aiuta nel traffico della gara per riuscire a sorpassare meglio le contendenti e avere flessibilità di strategie. Ultimo aspetto da considerare è che ci sono molto di più i circuiti, in un a stagione di F1, con lunghi rettilinei o comunque che esaltano vetture da basso carico. Perciò il focus di questa stagione del team di Maranello sarà quello di migliorare sempre di più l’efficienza senza perdere di carico aerodinamico. Una diminuzione di quest’ultimo poterebbe far calare le prestazioni della vettura e soprattutto generale uno stress maggiore sugli pneumatici.