A Baku per Sebastian Vettel e la Ferrari una gara tutta da vivere

Terza pole position consecutiva di Sebastian Vettel che piazza la sua Ferrari davanti alle Mercedes. Ma la gara sarà dura.

di Giulio Scaccia

Baku è un circuito forse anacronistico ma di certo non perdona. Abbiamo tutti nella memoria la gara dello scorso anno, spettacolare e ricca di errori e capovolgimenti nella classifica. Sebastian Vettel con la sua Ferrari si porta a casa la pole position numero 53, staccando di tre decimi Lewis Hamilton.

La Ferrari SF71H si conferma ai vertici. Kimi Raikkonen se non avesse fatto l’errore all’ultima curva che gli ha fatto intraversare la macchina sicuramente avrebbe preso la pole. Purtroppo per la Rossa partirà solo sesto. Baku non perdona la Ferrari non avrà tutta la prima fila.

La gara di domani sarà difficile. Il tedesco della Rossa, anche nell’ipotesi di una buona partenza, sarà esposto agli undercut di Hamilton e Bottas. La pista dell’Azerbijan è lunga e, se da una parte proprio per la distanza favorisce la tattica che ha permesso alla Mercedes di Bottas di sopravanzare la Ferrari in Cina, dall’altra può avere l’handicap del mandare in temperatura le gomme molto rapidamente.

La gara sarà da gustare. Non dimentichiamo che i primi cinque (comprese le due Red Bull) partiranno con le Supersoft, mentre Raikkonen con le Ultrasoft. Questa differenziazione in casa Ferrari, non voluta ma arrivata per le difficoltà del finlandese nella Q2, di fatto permettono alla Rossa di differenziare le strategie. Potrebbe essere un vantaggio.

Intanto Vettel alla fine delle prove è cauto:

La macchina andava bene, faceva quello che volevo. Sono molto contento. Nel secondo tentativo, fatto con la pista migliore sapevo di poter fare qualcosa in più. Per fortuna il primo tempo è stato sufficiente. Sarà dura domani, sarà una gara intensa, sappiamo che qui tutto può succedere e anche le safety car sono probabili. Sono un po’ arrabbiato per l’ultimo tentativo ma abbiamo la pole.

In queste parole del pilota della Ferrari c’è la sintesi perfetta: pista che non perdona, errori probabili, variabili possibili. Ma una vettura, quella di Maranello, che c’è. Il tedesco parte in pole. Lui ama guidare in solitudine, senza essere impegnato in duelli o rimonte. E’ la condizione che meglio si adatta alle sue caratteristiche. Partenza e strategie saranno fondamentali.