Tecnica: Haas VF-18 una Ferrari replicata, o quasi

Osservando la VF18 la nuova monoposto del team Haas per la stagione 2018, la prima cosa che salta all’occhio – e non è il caso di nasconderlo – è la grande somiglianza con la Ferrari SF70-H del 2017. Certamente è nota la collaborazione esistente tra i due team, Maranello, oltre a fornire il motore, passa alla Haas l’intero retrotreno.

La somiglianza, tra il progetto statunitense 2018 e quello della casa italiana del 2017, rende proprio l’idea di come la collaborazione tra i due team sia intensa con un passaggio d’informazioni e studi aerodinamici molto ampio.

Si viene subito colpiti dal musetto, quello della VF-18 è chiaramente ispirato alla SF70-H ma con delle migliorie che lo rendono una normale evoluzione di quello della rossa 2017. Modificati i piloni ora allungati e protratti in avanti e con uno slot nella parte arretrata.

Anche l’ingegnosa soluzione delle pance laterali arretrate adottata dalla Ferrari lo scorso anno è stata “riportata” sulla Haas del 2018. Le pance, infatti, sono state sensibilmente arretrate, lasciando scoperto il cono antintrusione laterale. La SF70-H lo inglobava nella parte bassa del particolare deflettore che convogliava il flusso alle bocche d’ingresso dei radiatori, la VF-18 invece, li utilizza, adeguatamente rivestiti, come supporto per gli elementi aerodinamici laterali.  Da notare come le “bocche” delle pance laterali siano più in basso rispetto a quelle della SF70-H… saranno più basse anche quella della Ferrari 2018 come avevamo già anticipato?

Abolito il T-wing al posteriore nella zona alta della monoposto, lo ritroviamo invece nella parte bassa, l’unica dove il regolamento lascia una certa libertà di “movimento” agli aerodinamici dei vari team. Sarà interessante vedere quanti team lo utilizzeranno durante la stagione. Elemento che solo pochi team nel 2017 lo hanno utilizzato insieme al T-wing “alto”.

Nella zona anteriore della vettura va evidenziato l’utilizzo di un profilo al lato del muso che va ad unirsi ai turning-vane inferiori. Soluzione che riprende il concetto aerodinamico sviluppato dalla Mercedes W08 con le sue zanne laterali allo scopo di convogliare il flusso con maggiore efficacia nella zona bassa della vettura.

Interessanti sicuramente i deflettori laterali, ben diversi da quanto visto in precedenza da altri team come Ferrari e Red bull che avevano dotato le loro vetture di particolari a singolo elemento ma con slot molteplici. La Haas, invece, ha osato aerodinamicamente dividendo in quattro elementi separati il proprio deflettore, da verificare ovviamente in pista se questa soluzione audace sia anche funzionale.

Per quanto visibile dai rendering mostrati, l’Halo appare in parte già dotato dei correttori aerodinamici e del rivestimento che il regolamento concede e che possono alzarsi dalla struttura primaria di massimo 20 mm. Certamente le soluzioni più elaborate sull’elemento di sicurezza introdotto quest’anno le vedremo soltanto a Barcellona dove un po’ tutti i team cercheranno di verificare, in pista, quanto studiato in galleria del vento.

Lo schema sospensivo anch’esso è stato rivisto ed ispirato a quello utilizzato dalla SF70-H sia al posteriore (retrotreno fornito dalla Ferrari) che ovviamente all’anteriore.