Delfino a Pit Talk , se la Ferrari vince nel 2018…

Giulio Delfino è intervenuto ai microfoni di Pit Talk. Il giornalista romano ha detto la sua riguardo la rinuncia da parte della Rai nel trasmettere il mondiale 2018 di F1 in chiaro.

Giulio Delfino è intervenuto nel corso della puntata n°128 di Pit Talk. Il celebre radiocronista sportivo innanzitutto ha rassicurato che le gare saranno comunque trasmesse in diretta su radio Rai come da tradizione. Delfino ha parlato di due amministrazioni separate tra radio e televisione.

Riguardo alla rinuncia dei diritti tv da parte della Rai, Delfino ha parlato di una scelta importante, dove un’azienda (la Rai ndr) fa delle scelte dove in un triennio si acquisiscono dei diritti tv, ma ne perdi altrettanti.

Delfino ha definito la F1 come uno sport che racchiude una vasta tipologia di pubblico, dal bambino, al quarantenne, racchiude diverse generazioni. Secondo il giornalista romano la scelta della Rai nel rinunciare a trasmettere i GP in chiaro, può rivelarsi una scelta azzardata.

” Ecco, se la Ferrari dovesse vincere l’anno prossimo, si mangerebbero le mani per questa scelta. “

Poi dietro a tale scelta, Delfino ha parlato di decisioni strategiche all’interno dell’azienda Rai.

Delfino ha espresso anche la sua solidarietà a quei suoi colleghi che si ritroveranno senza un’occupazione dopo l’uscita della Rai dalla F1. A tale punto la Rai avrebbe dovuto investire nella Formula E dopo l’abbandono della F1.

La Rai aveva fatto diverse proposte alla FOM per l’acquisizione dei diritti tv per le prossime tre stagioni, senza però trovare un accordo. Quella su tutti la diretta di 4 GP a stagione, e tutti gli altri in differita.

Ma secondo Delfino il format di questi ultimi anni da parte della Rai era quello più sensato. Il fatto di trasmettere quasi la metà dei GP in diretta, e gli altri in differita; portava alla tv di stato gli stessi ascolti di quando venivano trasmesse tutte live dalla Rai.

Difatti non tutti si alzano per vedere i GP nelle prime ore del mattino, per esempio erano diversi i telespettatori che guardavano in replica la maggiorparte delle gare asiatiche.

Dunque la Rai spendendo meno per i diritti tv dal 2013 al 2017, ha visto mantenere pressochè gli stessi ascolti. Eppure nemmeno questo è servito per convincere i piani alti della Rai per continuare a trasmettere i GP. Hanno deciso di investire nella Champions League per il prossimo triennio, a discapito di quei milioni di appassionati che pagano un canone annuale (inutilmente ndr).

Alberto Murador