Pit Talk: “Si esclude il ritorno di Maserati con Haas”

Franco Nugnes, a Pit Talk, ha commentato le ultime strategie di Marchionne per la F1: dal ritorno dell’Alfa Romeo con la Sauber fino agli ultimi rumor che vedono la Maserati in rientro con il team Haas.

Il ritorno dell’Alfa Romeo in Formula 1 è stato senz’altro il tema principale a tener banco nelle ultime settimane, con gli appassionati del Biscione desiderosi di cogliere a pieno l’entità concreta di questo rientro. L’arrivo di questo marchio storico nel Circus è una mera operazione di marketing o racchiude un progetto più ampio da parte dei vertici di FCA?

Così Franco Nugnes ai nostri microfoni: “È sicuramente nel brevissimo una scelta di marketing, un mezzo per dare valore e continuità ad un marchio che in questo momento fa fatica a ritrovare i numeri sul mercato solo con Stelvio e Giulia!”

Ben più interessante, secondo Nugnes, è invece la prospettiva a lungo termine, la quale aprirebbe ad una serie di possibilità per Marchionne e la Ferrari:

“Credo che ci sia qualcosa di più e sono curioso di vedere che personaggi andranno a rinforzare la Sauber, che è una squadra che è una grande opportunità tecnica perchè ha una delle migliori gallerie del vento del Circus…

Ma a livello di tecnici di primo piano ha solo Furbatto, l’italiano che sta facendo la macchina, e poi mi sembrano piuttosto sguarniti. C’è l’idea che un polo di giovani ferraristi possa cominciare a mettere una casacca Alfa Romeo per crescere e formare un nuovo gruppo di lavoro, tale da determinare nel tempo un vero junior team.

Questa può essere la chiave che ci permetterà di capire se questo progetto è una sterile sponsorizzazione, come viene battezzata da molti, o se è invece solo il primo punto di un progetto più a lungo termine, almeno triennale.”

Nugnes individua quindi un piano almeno triennale per Alfa Romeo, con l’implicita volontà da parte della Ferrari di avere un secondo team, sulla scia di quanto fatto da Red Bull con la Toro Rosso. Altrettanto importante è però la battaglia politica che si andrà a giocare da qui al 2021, con gli uomini di Maranello che hanno già minacciato l’addio alla F1. Il direttore di Motorsport.com ha le idee chiare a riguardo:

Marchionne sta cercando di avere più potere politico nell’ambito in quella che sarà la guerra con Liberty Media, quando ci sarà il tentativo di ridurre i soldi alla Ferrari in quanto team storico per cercare di ridistribuire i proventi su tutte le squadre! 

C’è un fatto però che va sottolineato: quelli di Liberty Media parlano tanto di ridiscussione dei proventi, ma dal loro arrivo rispetto alla gestione Ecclestone i costi sono enormemente cresciuti e l’utile divisibile dalle squadre si è notevolmente abbassato!

Da un marchio storico all’altro, l’ufficialità della Alfa Romeo Sauber ha riacceso i riflettori sull’altro grande brand sopito di FCA, la Maserati. Quanto c’è di vero allora negli ultimi rumor che vogliono l’altro team motorizzato Ferrari, la Haas, in procinto di attuare una simile operazione di branding?

“In percentuale, c’è uno zero virgola. Non vedo alcuna continuità nella cosa: il signor Haas ha deciso di fare la F1 perché ha macchine utensili che sono leader nel mercato statunitense ma che avevano l’ambizione di aprirsi al mercato internazionale. Ha fatto il team di F1 perché la sponsorizzazione, cioè i 50 milioni che lui ci mette all’anno, servono alle sue macchine ad essere conosciute. Quindi se arrivasse un marchio Maserati spazzerebbe via il suo logo e tutta la sua strategia andrebbe a zero!” 

Quanto alla Maserati in Formula E, di cui si era parlato negli scorsi mesi, altra fumata nera secondo Nugnes: “Oggi direi lo stesso zero, per una ragione molto semplice. Era partito il progetto, era tutto vero quello che si diceva. C’era una fase di elettrificazione da parte delle macchine di Maserati. Ma dalle ultime dichiarazioni fatte da Marchionne è apparso molto chiaro che lui nell’elettrificazione a breve non ci crede, e quindi ha fermato quei progetti. E quindi non ha senso andare a correre in un campionato in cui poi non hai il prodotto per avere una ricaduta sul prodotto di serie!” 

Qual è allora la vera strategia di Marchionne sul mercato dell’auto, e conseguentemente nel Motorsport, per gli anni a venire? Ed in che modo rendere la F1 un qualcosa di realmente utile per sviluppare auto migliori ed aumentare le vendite?

“La sua visione è abbastanza semplice: lui ritiene che i marchi tedeschi per ripulirsi dal dieselgate siano partiti con una elettrificazione spinta ma il mercato, secondo Marchionne, non è maturo per sostenerlo e quindi tali marchi potrebbero andare presto incontro ad una crisi, avendo fatto degli investimenti enormi e assunzioni occupazionali importanti per sostenere questi progetti, sperando che la politica poi subentri con il supporto delle reti di cui l’elettrico ha bisogno.

Io penso che lui scommetta più su 10 anni di ibrido, e come tale mi aspetto quanto prima l’arrivo di una Giulia con motore ibrido, 6 cilindri, derivato da quello che dovrebbe essere il discorso di collaborazione F1 con la Ferrari: li si capirebbe un primo legame che porterebbe una ricaduta diretta dalla F1 alla strada, e potrebbe essere la chiave per incunearsi in un mercato che potrebbe avere delle criticità con l’elettrificazione. Questa mi sembra la strategia!”