In Malesia inizia il vero e proprio rush finale del mondiale di F1. La Ferrari dopo il cortocircuito di Singapore è obbligata a reagire. Obiettivo ridurre il gap da Hamilton.
A 6 gare dalla fine il gap che divide Vettel da Hamilton è di 28 punti. Troppo o troppo poco a seconda dei punti di vista ma con un’unica certezza. la Ferrari ha l’obbligo di crederci fino alla fine. In Malesia non ci sarà spazio per ragionare e fare calcoli. Bisogna arrivare davanti ad Hamilton, magari anche non vincere con Vettel arrivargli davanti.
Solo cosi, rosicchiando punti gara dopo gara la Ferrari potrà presentarsi ad Abu Dhabi consapevole di potersi giocare le proprie chance.
Il pasticcio di Singapore ha spalancato le porte del mondiale alla Mercedes di Lewis Hamilton ma tutto non è ancora perduto. Certo bisogna senza appello saper reagire subito.
In questa contesa mondiale la SF70h ha dimostrato di esserci più o meno su ogni tracciato. Se escludiamo Monza, pista atipica tutta di motore, le rosse di Raikkonen e Vettel non hanno mai sfigurato troppo contro le due Mercedes come era accaduto nelle scorse stagioni.
E’ da qui che nasce l’obbligo di crederci. La Ferrari fino a Spa si è dimostrata capace di giocarsela su ogni pista. In Malesia serve questa consapevolezza e quel pizzico di lucidità in più utile a gestire una volata lunga sei gare. Non è difficile il copione da seguire, è vietato sbagliare. Una mission impossibile che può esaltare e rendere magica una rincorsa ad un titolo stoppata col botto di Singapore.
Con sei gare da giocare tutto può accadere. Proprio qui 12 mesi fa Hamilton subì la rottura della sua power unit che alla fine dei conti pesò moltissimo nel mondiale vinto da Rosberg. Affidabilità e imprevedibilità saranno il filo del rasoio su cui Vettel ed Hamilton da qui alla fine combatteranno la loro sfida.
28 punti sono molti, un vantaggio che l’inglese potrebbe quasi poter gestire se si trovasse in difficoltà. 28 punti sono pochissimi se un imprevisto o un jolly pareggiassero i conti a favore della rossa.
Le macchine sono simili, la parola va ai piloti. Vietato sbagliare.