Ferrari Driver Academy, i probabili candidati al Circus

Il mercato piloti, nel caldo sole agostano, inizia a muovere i primi passi in chiave 2018 e tra i molti spunti di interesse, oltre ai movimenti che riguardano i piloti attualmente impegnati nella massima formula, ci sono anche quelli legati ai piloti che verranno, soprattutto in chiave Ferrari, dove la Ferrari Driver Academy grazie alla cura di Massimo Rivola sta finalmente mostrando i muscoli già da un paio di stagioni. Charles Leclerc infatti è il mattatore della Formula 2, categoria nella quale è salito insieme ad Antonio Fuoco dopo i brillanti risultati in GP3 nella passata stagione, mentre l’italiano sta vivendo una prima stagione sfortunata, interrotta solo dal podio di Silverstone.

Il monegasco ha testato ieri la SF70-H piazzandosi in testa alla classifica, dopo che le voci di mercato su di lui hanno iniziato a circolare in vista della prossima stagione. Ma forse la curiosità sui piloti della FDA si è riaccesa anche per un altro personaggio dal cognome ingombrante che inizia a farsi strada: Silverstone e Budapest hanno infatti regalato le prime due affermazioni in GP3 per Giuliano Alesi, che si rilancia dopo una prima stagione non esaltante (all’esordio), rimettendosi in corsa per salire di categoria. E di sicuro, il nome pesante che si porta dietro lo potrebbe aiutare. In ottica mercato, però, il nome di Alesi finirebbe per essere scomodo non solo per i team satellite, ma anche in un futuro per la stessa Ferrari, che potrebbe dare un taglio con il passato per ringiovanire il suo parco piloti. Di certo, la FDA dispone già di un nutrito parco piloti su cui contare dopo la “rivoluzione Rivola”, con l’aggiunta di Marcus Armstrong (primo prodotto della partnership con Tony Kart) e Enzo Fittipaldi, e i risultati non tardano a venire.

Dopo le voci sul quasi certo rinnovo di Kimi Raikkonen per il 2018, a seguito della bellissima prova in terra magiara, gli occhi sono puntati su quello che accadrà nei team satellite (Sauber e Haas), soprattutto dopo il duello incrociato tra Wehrlein ed Ericsson e i mal di pancia di Grosjean dopo il ritiro in Ungheria (la Haas ha già guadagnato tutti i punti presi nell’intero 2016). La situazione è in continua evoluzione e gli sviluppi potrebbero essere imminenti. A confermarlo ci pensa direttamente il Presidente della Ferrari Sergio Marchionne, che rivela a Motorsport.com come si stia lavorando alla trasformazione della Sauber (che ha recentemente introdotto il nuovo Team Principal Frédéric Vasseur) in un vero e proprio Junior Team per la Scuderia di Maranello, dopo che il team elvetico ha recentemente stracciato l’accordo che le avrebbe portato la fornitura dei motori Honda a partire dal 2018. Ma proprio per dare spazio ai suoi giovani piloti, Marchionne ha dichiarato che la Ferrari vuole allargare la propria platea di team satellite, anche perché il materiale umano a disposizione (Giovinazzi compreso) inizia ad allargarsi.