F1 | GP Ungheria: la Ferrari ruggisce, domani è lecito sognare

Doppietta Ferrari nelle qualifiche del GP d’Ungheria. Messe in riga Mercedes e Red Bull.

Sembrava che la corsa della Ferrari fosse stata fermata dalla FIA. Invece, come ogni grande squadra, arriva la reazione. La reazione si è vista

già il giovedì, con i bargeboard e il fondo rinnovati. Il venerdì è stato complicato per via della messa a punto delle novità. Ma sabato, assettata la macchina, la Ferrari è divenuta devastante. Il salto tra venerdì pomeriggio e sabato mattina è stato notevole. Red Bull si è sciolta con il caldo, oggi feroce. Mercedes anche sembra soffrire la pista tortuosa e le temperature altissime. Né Bottas né Hamilton sembravano poter scalfire il vantaggio Ferrari. E così è stato.

In Q1 Vettel va sotto l’1’17″0 della mattina, mettendo in fila tutti. Nemmeno un Verstappen ritrovato ha scalfito la leadership. In Q2 è stato Hamilton a imporsi, ma le due Ferrari non hanno forzato, preferendo tenere un set di supersoft.

In Q3 quindi è iniziata la battaglia. Hamilton vuole rifarsi dagli errori nelle Q precedenti, e punta alle 68 pole di Michael Schumacher. Roba grossa, da leggenda vera. La Ferrari però oggi non ha paura. Sa di avere i mezzi per imporsi, e vuole provarci fino in fondo. Pronti via, e Vettel va  davanti in 1’16″2. Hamilton lamenta di nuovo vibrazioni alle gomme. Come nelle altre manche. Arriva a 4 decimi da Vettel, dietro pure a Bottas. Dietro le Red Bull. I due ferraristi ci riprovano nel finale, ma nessuno dei due fa un grosso salto avanti. Comunque, è prima fila tutta Ferrari.

La Rossa ha ottenuto un risultato notevole su una pista amica. Le alte temperature e le novità tecniche hanno aiutato molto la Scuderia, togliendo agli avversari. La Ferrari sapeva bene che doveva fare risultato già dal sabato vista la rimonta imperiosa della Mercedes. Ed è importante fare la pole a Budapest, dove il sorpasso è vietato. Domani sarà un’altra storia però. Sono previste temperature ancora più alte, e fare 70 giri sarà roba pesante. Ma la Ferrari ha dimostrato di essere pronta, e di potersi confrontare con Mercedes e Red Bull alla pari.