F1 | A Silverstone è disastro Ferrari

La Ferrari conclude il GP di Gran Bretagna con un terzo e settimo posto, per Raikkonen e Vettel rispettivamente. La corsa inglese, per Maranello, è stata caratterizzata non solo da una prestazione non all’altezza degli avversari ma anche da una dose assoluta di sfortuna che ha colpito i due piloti nel finale di gara.

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di Francesco Svelto |

La Ferrari esce dalla trasferta inglese con le ossa rotta. Sicuramente non per colpe totalmente legate alla prestazione, che pure è stata non all’altezza delle precedenti e sicuramente ben lontana dagli avversari della Mercedes, ma anche per la sfortuna che ha deciso di colpire le due rosse – non una, entrambe! – nel finale di gara.

Ma cerchiamo di fare chiarezza. Per chi non avesse visto la gara, il GP di Gran Bretagna non è stato mai in discussione, sin dal via. Nonostante il clima inglese che pone sempre un certo rischio pioggia, la gara si svolge tutta all’asciutto, a differenza delle qualifiche di ieri. Hamilton è partito dalla pole position e la sua leadership non è mai stata in discussione in nessuno dei 52 giri di gara. Per l’inglese, infatti, è maturato un sontuoso hat-trick (pole position, vittoria, giro veloce in gara e leadership mai interrotta dall’inizio alla fine), tanto basta per dimostrare l’assoluta competitività della Mercedes di oggi.

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Ma veniamo ai fatti di gara legati alla Ferrari. La SF70-H mette in condizione Raikkonen di stare agevolmente alle spalle del leader ma dietro il finnico, però, Vettel è in difficoltà sia a causa di un passo gara non all’altezza neanche del compagno di squadra, sia a causa delle minacce che gli arrivano alle spalle. Il tedesco è protagonista di un duello assolutamente esaltante con Max Verstappen, che in fatto di passo gara dimostra in alcune fasi di averne quasi quanto quello della Ferrari #5. Soltanto un’azzeccata strategia box permette a Vettel di tornare davanti all’olandese e di rimanerci, anche se non per tutta la gara.

Negli ultimi giri una tempesta si scatena a Silverstone, ma solo per la Ferrari: prima un prepotente Bottas scavalca Vettel – senza troppe difficoltà – per recuperare la terza posizione, poi a tre giri dalla fine sopravanza anche Raikkonen. Il sorpasso del connazionale avviene però complice un problema all’anteriore sinistra che ha costretto Raikkonen ad una sosta ai box. I problemi Ferrari non sono finiti: al giro successivo, quindi il 51esimo e penultimo della gara, anche Vettel lamenta un problema alla stessa gomma del compagno di squadra. Anche il tedesco è costretto ad un pit-stop che lo relegherà al settimo posto finale.

Per la Ferrari è disfatta totale. Sfortuna e mancanza di competitività non hanno permesso alle rosse di Maranello di riuscire ad arginare lo strapotere delle Frecce d’Argento. Per Hamilton, invece, è un trionfo: l’inglese vince e si porta a una sola lunghezza dal leader del mondiale. In Ungheria Vettel è chiamato a difendere con le unghie e con i denti il minimo margine possibile in classifica.

Francesco Svelto