Isola a Pit Talk: “Ferrari utilizza meglio le gomme rispetto a Mercedes”

La puntata 104 di Pit Talk ha visto la presenza di Mario Isola, racing manager di Pirelli, fornitore unico di pneumatici in Formula 1. Isola ha parlato ai nostri microfoni delle nuove mescole che hanno debuttato nella stagione 2017 e dei problemi che sta avendo con esse la Mercedes. Ci ha inoltre fornito un’anteprima sui test in corso per le gomme rain in specifica 2018.

di Marco Santini

Ascolta “F1 – Pit Talk puntata n°104” su Spreaker.

Cè stato un test molto importante di Giovinazzi che ha compiuto 91 giri a Fiorano con le specifiche rain in prova per il 2018? Ci puoi anticipare qualcosa di questo nuovo tipo di gomma?

Beh, abbiamo appena cominciato lo sviluppo ed in questo caso parliamo di misure 2016. Abbiamo chiesto di poter effettuare alcuni test anche su vetture di due anni fa, per poter portare a casa delle informazioni che poi ci saranno utili per le sessioni di test invece fatte con le macchine attuali e con le misure 2017. Noi siamo limitati a 25 giornate, quindi stiamo cercando di raccogliere quante più informazioni possibili, i test sono fondamentali – lo abbiamo visto lanno scorso – quanto sono stati importanti per sviluppare il prodotto che ha debuttato allinizio dellanno.

Toto Wolff ha dichiarato che il fatto che la Ferrari riesca ad usare bene le gomme Pirelli è un mistero italiano. Il fatto che la Mercedes se la prenda con lutilizzo della finestra della gomma ultrasoft è un modo per nascondere i problemi che hanno, o realmente cè un problema con le coperture?

Intanto sulla storia del mistero italiano, io ho parlato con Wolff diverse volte e lui ha semplicemente detto che Ferrari ha saputo e sa in questo momento utilizzare meglio le gomme di quanto probabilmente riesca a fare Mercedes. La Ferrari ha sviluppato una macchina molto bilanciata, laddove il segreto di questanno è quello di riuscire ad avere sia le gomme anteriori che quelle posteriori nella finestra di utilizzo. Nel nostro sviluppo noi abbiamo cercato di fare gomme che abbiano una finestra più ampia di utilizzo, era uno dei target che ci siamo prefissati. Però è chiaro che il grip è sempre una curva, la quale avrà sempre un picco, anche se le gomme di oggi sono diverse come filosofia rispetto a quelle dellanno scorso. Noi abbiamo sviluppato una nuova famiglia di mescole che ha molto meno degrado, che forse fa più fatica come warm-up ma poi è molto più stabile, ma cè sempre un picco di grip e chi riesce a lavorare in quel picco è chi alla fine sfrutta al 100% la gomma. Il che vuol dire farlo su entrambi gli assi, e qua in alcuni casi possono venir fuori delle difficoltà di setup: ad esempio, se in alcuni circuiti va protetto il posteriore perché è richiesta tanta trazione e quindi si rischia di surriscaldare il posteriore, al contempo bisogna trovare il modo di stressare a sufficienza lanteriore per mandarlo in temperatura. Non è facile, ma è la Formula 1 che non è facile, è uno sport col top della tecnologia, dove questanno ogni centesimo di secondo fa la differenza con due team così vicini.