La Ferrari arriva a Suzuka per il Gran Premio del Giappone dopo le grandi difficoltà della Malesia. E le prospettive non sono delle migliori.
di Giulio Scaccia Follow @GiulioScaccia
La pista nipponica è sempre stata agrodolce per la Ferrari. Pensiamo alla rottura del grande digiuno nel 2000 con la vittoria e il titolo mondiale per Michael Schumacher e, sempre pensando al campione di Kerpen, alla grande delusione del 2006, con il motore andato in fumo e con esso il mondiale a vantaggio di Fernando Alonso.
Ma ci sono tanti episodi che si possono ricordare in una delle piste preferite dai piloti. Pista sia tecnica che veloce, in cui aerodinamica e carico la fanno da padrone, con curve come la 130R che fanno ormai parte della cultura e del culto motoristico. Senza dimenticare il motore che in almeno un paio di punti è spinto al massimo.
Mercedes e Red Bull sembrano a questo punto davvero non più raggiungibili. La Mercedes da parecchio, la Red Bull dalle ultime gare. La Ferrari dovrà gestire anche le tre posizioni di penalità di Vettel dopo l’incidente alla prima curva a Sepang oltre all’umore del campione tedesco, mai così basso dal suo arrivo in Ferrari. Parecchie le critiche a Seb a nostro avviso in gran parte esagerate.
Suzuka potrà magari essere un’occasione per far vedere la sua classe e il suo valore. Qui Vettel ha già vinto 4 volte ed ha pià volte dchiarato che questa è la sua pista preferita, soprattutto il primo settore.
Chi è in buona forma e particolarmente ciarliero è Kimi Raikkonen, che sta chiudendo un’ottima stagione, ovviamente per quello che gli consente la vettura.
Eccco la sua opinione riguardo il circuito giapponese:
E’ una pista impegnativa dove la macchina deve andare alla perfezione, perché è veloce ed è molto difficile far funzionare tutto come si vuole. A livello di guida è un circuito dove si può spingere perché molto veloce.
Suzuka è una pista in cui è difficile ma non impossibile superare. Certo è che le prospettive non sono delle migliori. Unica possibile incognita la pioggia.