martedì, Dicembre 3, 2024

F1 | Storia: Monza 2001, Montoya e quel legame con gli USA

Il mondo si ferma, o forse no. Di certo, quello che hanno rappresentato gli attentati dell’11 settembre 2001 (di cui ricorre il 15. anniversario) per la storia dell’umanità è risaputo, a prescindere da come la si voglia pensare (dibattito in cui non vogliamo entrare perché in questa sede non ci compete), essendosi trattato della più grave strage della storia contemporanea. Ma, forse, proprio da qui si è avuta la sensazione che lo sport fosse uno dei veicoli più importanti dai quali far ripartire una società malata che si stava e si sta tuttora azzannando sin dalle prime ore dopo la strage per individuare i responsabili, veri o presunti che fossero.

Risultato immagine per zanardi lausitzring 2001E a questo c’è una conferma forse ancora più forte 4 giorni dopo e arriva dalla Germania, dove 4 giorni dopo l’attentato la Indycar, massima formula americana, si mette in pista in Germania sul tri-ovale del Lausitzring, gara nella quale è splendido protagonista Alex Zanardi, fino al momento in cui torna in pista dopo il pit-stop e viene centrato da Alex Tagliani, distruggendo la sua vettura nella zona del musetto che lo costringerà a perdere le gambe.

Risultato immagine per italian gp 2001Una situazione terribile, uno scenario assolutamente spettrale in cui la Formula 1 arriva a Monza senza una decisione, senza sapere se bloccare la gara oppure continuare, se il modo migliore di rendere il giusto tributo alle vittime degli attentati e a Zanardi fosse quello di fermarsi o di continuare. Michael Schumacher e molti altri piloti ritennero che quella gara forse era meglio non disputarla, anche perché si correva a Monza, pista certo di grande fascino e storia, ma anche particolarmente pericolosa a causa delle elevatissime velocità di punta. Così venne richiesto da parte di molti piloti di non disputare quella gara, ma Bernie Ecclestone decise che quella corsa si sarebbe svolta comunque. Il Supremo è noto per prendere decisioni spesso discutibili e discusse, ma in questo caso, forse, ha avuto ragione, perché se si ferma lo sport è un piccolo, ma pericoloso, segnale di resa.

Così, in uno scenario surreale vengono disputate le qualifiche, con la pole che va a Juan Pablo Montoya, seguito dalle due Ferrari di Barrichello e Schumacher. E anche al termine delle qualifiche si discusse come partire, visto che ormai la decisione di fare la gara era stata presa. AlRisultato immagine per italian gp 2001cuni pensarono di non far partire normalmente la gara e di far transitare lentamente le prime 2 curve, anche memori dell’incidente in cui l’anno prima perse la vita Paolo Gislimberti. Ma la proposta venne bocciata per la strenua opposizione di Flavio Briatore (e non solo), che non sarà certo esente da critiche. Non c’è spazio per la festa, perché non c’è niente da festeggiare. Vengono eliminate tute le patrate del pre-gara e la cerimonia del podio. Una gara in tono minore, con le monoposto che, a loro modo, rendono omaggio alle vittime dell’attentato, con la Ferrari che elimina tutti gli sponsor e tinge il musetto di nero, in segno di lutto.

La gara è praticamente un assolo di Juan-Pablo Montoya, anche se inizialmente fu impensierito dalle Ferrari di Barrichello e Michael Schumacher, che stavano ponendo in essere tutti i presupposti per una fantastica doppietta. Nella roulette dei pit-stop, però, sarà il rallentamento della crew dei meccanici Ferrari a togliere al brasiliano la gioia della vittoria, tanto che verrà costretto a tornare dietro a Montoya, mentre Michael Schumacher si piazzò dietro al fratello Ralf. Il resoconto di questa gara si riassume in poche battute, anche perché in questa tragica circostanza l’aspetto agonistico viene messo indiscutibilmente in secondo piano, anche se forse la vittoria del colombiano già trionfatore nella Indycar e vincitore della 500 Miglia di Indianapolis, la prima nel Circus, è un segnale: quello della voglia di aprire una fase nuova, anche perché nulla sarà più come prima.

L’ordine d’arrivo:

Pos No Driver Constructor Laps      Time/Retired Grid Points
1 6 Colombia Juan Pablo Montoya Williams-BMW 53 1:16:58.493 1 10
2 2 Brazil Rubens Barrichello Ferrari 53 +5.175 2 6
3 5 Germany Ralf Schumacher Williams-BMW 53 +17.335 4 4
4 1 Germany Michael Schumacher Ferrari 53 +24.991 3 3
5 19 Spain Pedro de la Rosa Jaguar-Cosworth 53 +1:14.984 10 2
6 10 Canada Jacques Villeneuve BAR-Honda 53 +1:22.469 15 1
7 17 Finland Kimi Räikkönen Sauber-Petronas 53 +1:23.107 9
8 12 France Jean Alesi Jordan-Honda 52 +1 Lap 16
9 9 France Olivier Panis BAR-Honda 52 +1 Lap 17
10 7 Italy Giancarlo Fisichella Benetton-Renault 52 +1 Lap 14
11 16 Germany Nick Heidfeld Sauber-Petronas 52 +1 Lap 8
12 23 Czech Republic Tomáš Enge Prost-Acer 52 +1 Lap 20
13 21 Spain Fernando Alonso Minardi-European 51 +2 Laps 21
Ret 15 Brazil Enrique Bernoldi Arrows-Asiatech 46 Crankshaft 18
Ret 20 Malaysia Alex Yoong Minardi-European 44 Spun off 22
Ret 22 Germany Heinz-Harald Frentzen Prost-Acer 28 Gearbox 12
Ret 14 Netherlands Jos Verstappen Arrows-Asiatech 25 Fuel Pressure 19
Ret 3 Finland Mika Häkkinen McLaren-Mercedes 19 Gearbox 7
Ret 18 United Kingdom Eddie Irvine Jaguar-Cosworth 14 Engine 13
Ret 4 United Kingdom David Coulthard McLaren-Mercedes 6 Engine 6
Ret 8 United Kingdom Jenson Button Benetton-Renault 4 Engine 11
Ret 11 Italy Jarno Trulli Jordan-Honda 0 Collision 5

Risultato immagine per italian gp 2001 montoya

Cristian Buttazzoni
Cristian Buttazzoni
"Life is about passions. Thank you for sharing mine". (M. Schumacher) Una frase, una scelta di vita. Tutto simboleggiato da un numero, il 27 (rosso, ma non solo)

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