Gian Carlo Minardi usa parole forti per commentare l’assenza di talenti nostrani nella classe regina del motosport: “Se uno dei nostri alfieri tra Giovinazzi, Fuoco, Ghiotto o Marciello non dovesse debuttare in Formula 1, allora è inutile lavorare!”
di Francesco Svelto | Follow @f_svelto
Gian Carlo Minardi usa parole forti, decise, spinge fortemente per il debutto di un pilota italiano in F1 ed è convinto che tutto questo accadrà nel breve-medio termine. Questa considerazione, però, non deriva soltanto dalla enorme passione che il manager faentino da sempre nutre per i piloti del nostro paese ma anche – e soprattutto – dai riscontri che i questi ultimi stanno ottenendo in giro per i vari campionati europei:
“In GP2 Antonio Giovinazzi e Raffaele Marciello sono in seconda e terza posizione, in piena lotta per il titolo. Più distante Luca Ghiotto, autore di una positiva stagione di esordio. Con ancora due appuntamenti Antonio Fuoco è al secondo posto nella GP3.”
Dopo la conferma di Stoffel Vandoorne in McLaren-Honda, al fianco di Alonso, se diamo un veloce sguardo ai posti liberi nella bozza di griglia per il 2017, vediamo che spicca il sedile lasciato vacante da Felipe Massa in Williams-Mercedes. Il principale indiziato al fianco di Bottas è Lance Stroll, quasi diciottenne canadese in orbita Williams da diverso tempo e leader dell’europeo di F3.
Qualche possibilità ulteriore di “saltare” in F1, però, potrebbe arrivare da qualche team di centro classifica, come indicato dallo stesso manager di Faenza:
Bisognerà vedere anche come si muoveranno Sauber, Manor e Renault. Il team francese è al lavoro dietro le quinte per costruire la squadra 2017. Movimenti importanti sono attesi anche in casa Sauber, dopo il passaggio di proprietà. Ipoteticamente ci sono ancora sei/sette piloti appetibili e Antonio Giovinazzi potrebbe essere un uomo mercato. Non solo in GP2, ma in tutti questi anni ha dimostrato il suo valore.”
Il ventiduenne pilota pugliese è probabilmente il nostro portabandiera che sta stupendo di più. Partito con molti meno riflettori puntati addosso rispetto ad altri colleghi della sua categoria, Giovinazzi ha vinto già cinque gare. Alcune di queste sono state delle vere e proprie imprese, come la doppia vittoria di Baku (rimontando dalle retrovie e vincendo sia gara 1 che gara 2) e quella del sabato monzese (ottenuta allo stesso modo). La vetta della classifica del campionato è lontana appena 10 lunghezze.
La famiglia Minardi ha scoperto miriadi di talenti in giro per il mondo e, in particolare, ha sostenuto le prime fasi della carriera del giovanissimo Antonio quando, nel 2010, ci fu la possibilità di una giornata di test a Varano de Melegari, con una Formula Abarth. Successivamente, con il supporto di un importante sponsor indonesiano, il giovane ha raggiunto la F3 europea ed infine la GP2, con le porte della F1 che potrebbero essere davvero vicine ad aprirsi per lui.
L’Italia della classe regina non vede italiani vincitori del mondiale da ben 63 (con Ascari), non vince un GP da 10 (Fisichella in Malesia nel 2006) e addirittura non vi partecipa da ormai un lustro (Trulli, 2011). Il tutto, sicuramente, non per mancanza di talento.
Francesco Svelto