F1 | MONZA 1970: non è proprio uno sport per signorine

Sabato 5 settembre, un bel sole caldo riscaldava l’autodromo di Monza, il pubblico accorse in massa con la speranza di vedere trionfare Jacky Ickx con la Ferrari. Sarà una bella gara con un finale imprevedibile.

Dopo un inizio di stagione altalenante, la Ferrari, grazie alla 312 b dotata dell innovativo motore boxer, aveva cominciato ad impensierire la leadership della Lotus di Rindt, arrivando a piazzare una doppietta in Austria col pilota belga ed uno sconosciuto svizzero Clay Regazzoni.

Il successivo Gran Premio d’Italia avrebbe dovuto essere il palcoscenico ideale per il sorpasso della Ferrari ai danni dell’asso austriaco della Lotus.

Gp_Italia_1970_Ickx_RodríguezRindt, asso austriaco, era spesso in contrasto col suo patron Colin Chapman, per la pericolosità delle Lotus e anche in quella giornata ebbe a dire sulle scelte tecniche del team ma la voglia di primeggiare era tale che, dimenticò in fretta le polemiche, salì sulla sua Lotus senza alettoni e volò verso il suo destino. Alla parabolica un guasto tecnico lo fece uscire di pista e complice un avallamento della via di fuga rimase ucciso. Monza era stata di nuovo fatale.

Nonostante l’incidente, il popolo Ferrarista era in tripudio: le rosse avevano fatto segnare la pole position con Ickx e il terzo tempo con Regazzoni e si preparavano ad attaccare l’indifesa leadership dello sfortunato pilota austriaco deceduto.

La folla tifava per il belga della Ferrari più per la concreta opportunità di conquistare il titolo che per l’effettiva simpatia emanata, tant’è vero che il suo compagno di squadra Clay Regazzoni cominciava a riempire il cuore degli apassionati e le prime pagine dei giornali di gossip per le sue continue conquiste.

Regazzoni impressionò Ferrari nelle formule minori, dove riuscì a mettersi in luce anche con una Ferrari di F2 e, avendo un ottimo fiuto per i piloti, decise di metterlo alla prova affidandogli una sua F1. I risultati arrivarono subito, nella memoria degli apassionati rimane l’arrivo del GP d’Austria dove le Ferrari in parati realizzarono lo stesso giro piu veloce nell’ultimo giro. Ce n’era abbastanza per obblgiare il Vecchio a rischiare di schierare il simpatico svizzero nel tempio della velocità italiana.