F1 | Il circus si interroga sui motori del futuro

Nonostante siano passati solo due anni dall’introduzione delle power unit, ci si interroga già su quali motori verranno utilizzati nella F1 del futuro.

Nel 2014 la rivoluzione dell’ibrido ha portato in F1 le innovative power unit, un tipo di propulsore che unisce in sé una parte termica ed una parte elettrica. Le power unit resteranno in vigore fino al 2020, ma già da ora, tuttavia, è necessario chiedersi quale soluzione adottare per il futuro. Il 2014 ha dimostrato altresì come non sia facile portare in F1 tecnologie innovative. Nel loro primo anno di vita, le power unit hanno spesso sofferto di problemi di affidabilità dovuti alla loro notevole complessità. Pertanto, seppure il 2020 può sembrare molto lontano, è necessario adoperarsi sin da subito per capire qua strada dovrà intraprendere la F1 del futuro.

nico_rosberg_hock-2016-fp1Diversi pareri autorevoli si sono espressi a questo proposito. Paddy Lowe si chiede se la F1 dovrà introdurre in pista dei motori che in prospettiva possano anche essere montati su macchine stradali, e se sarà necessario ampliare o meno l’importanza delle componenti elettriche nella power unit. In casa Ferrari, Jock Clear è convinto di come le power unit abbiano dimostrato che bisogna agire per tempo e studiare sin da subito eventuali soluzioni per il futuro, in modo tale da non farsi cogliere impreparati quando le innovazioni verranno introdotte a tutti gli effetti.

In più non bisogna mai dimenticare il parere dei tifosi. Molte lamentele sono piovute sulle power unit e sulla loro quasi completa assenza di sound, un elemento in netto contrasto con la tradizione della F1 fatta di motori rombanti e vetture esteticamente molto accattivanti. I fan vorranno vedere in pista macchine che sappiano coniugare al meglio innovazione e rispetto della storia dello sport motoristico su quattro ruote più seguito al mondo, ed i team, quando cercheranno di accordarsi per le soluzioni future, non potranno non considerare anche questo aspetto.