F1 | Gp Austria – Red Bull, Verstappen podio, Ricciardo giù

Ottimo Gran Premio d’Austria per Verstappen che porta la Red Bull sul podio al secondo posto nella gara di casa del team vincendo il duello con la Ferrari di Raikkonen sul finale e con compagno di box Ricciardo, sempre in difficoltà con gli pneumatici.

Altra grande prestazione in gara per il baby fenomeno Verstappen che monetizza un ottavo posto ottenuto in qualifica giungendo secondo al termine di una gara combattuta ed appassionante grazie ai duelli ravvicinati tra le due Mercedes e tra Ferrari e Red Bull fino all’ultimo giro.

Se a Baku avevamo visto una Red Bull in difficoltà nella gestione gomme rispetto ai rivali, nella gara di casa la situazione è migliorata. Complice un tracciato fondamentalmente diverso dal precedente la monoposto di Milton- keynes, soprattutto con il giovane olandese, è riuscita ad esprimere il suo potenziale sopravanzando grazie alla strategia anche la Ferrari di Kimi Raikkonen (quarto al via) nell’arco dei 71 giri del Gran Premio.

verstappen-barcellona-spagna-2016Verstappen sempre molto pulito e concentrato nella guida, a differenza di quanto visto durante le sessioni di prova in questo weekend, è riuscito a ottenere il massimo dalle mescole a disposizione attuando assieme al team una strategia ad una sola sosta dopo essere partito con le Supersoft a banda rossa, come la Ferrari con Raikkonen, suo diretto concorrente in gara.

Le differenti tempistiche di stop tra i due (al sedicesimo giro per Verstappen, sei giri dopo per il ferrarista) hanno regalato a Max la posizione su Kimi, mantenuta poi per tutto il secondo stint di gara su gomme soft con un duello durato fino alla bandiera a scacchi.

Sceso dall’abitacolo Max è raggiante:

“Arrivare secondo al Red Bull Ring è fantastico! Ringrazio i ragazzi del team per lo spendido lavoro. La partenza è stata grandiosa, la velocità c’era. Ho fatto uno stint molto lungo con le soft e in qualche frangente di gara mi sono trovato in difficoltà con la gestione sopratutto negli ultimi dieci giri. Con questa strategia avevamo la possibilità di arrivare terzi e alla fine siamo giunti secondi grazie ad altri episodi ed è stato un buon bonus”.

Weekend da dimenticare dall’altra parte del box per Daniel Ricciardo, partito quinto e giunto in quinta posizione anche al traguardo. Resosi autore di una gara anonima e poco incisiva che stona al cospetto della grande caratura tecnica che Daniel sa esprimere, ora Ricciardo dovrà ben guardarsi dall’arrembate compagno di scuderia passato in vantaggio 3-2 sui risultati in gara da quando condividono il box.

Persa subito in partenza la posizione rispetto a Max, l’australiano si è trovato per tutta la gara in difficoltà nella gestione degli pneumatici e non riuscendo ad esprimere un passo gara competitivo è stato costretto ad attuare una strategia su due soste, ( soft nello stint centrale, ultrasoft fino al traguardo) meno redditizia di quella ad uno stop dell’olandese.

Deluso l’australiano dichiara:

Ricciardo-2016“Non ci aspettavamo di finire sul podio qui in Austria ed è molto positivo per il team. Per quanto riguarda la mia gara – continua Daniel – non eravamo veloci sul passo. Con il passare dei giri gli altri piloti miglioravano le loro prestazioni invece noi eravamo più lenti. Dovremo esaminare a fondo il problema e se ci sono cose che posso cercare di migliorare cercherò di farlo”.

Gran Premio d’Austria che quindi ci regala una Red Bull in buona forma a metà. Tra le pieghe del circuito di casa la grande sensibilità e precisione di guida del giovane Verstappen hanno fatto la differenza rispetto ad un Ricciardo appannato e mai realmente aggressivo che comincia a soffrire le prestazioni del compagno di team anche al netto delle decisioni strategiche dei suoi ingegneri, non sempre efficaci come avvenuto a Barcellona e Monaco.

Red Bull ha comunque ragione di sorridere per la prestazione generale ottenuta in questo weekend riuscendo a mettere una delle due RB12 ancora una volta davanti alla Ferrari dimostrando quanto la squadra anglo-austriaca sia più vicina alla Rossa di quanto la Ferrari non lo sia alle Mercedes, anche qui parse anni luce avanti a tutti gli avversari in griglia.

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