F1 | Alonso: l’anno prossimo vogliamo il titolo

Fernando Alonso guarda con ottimismo al prossimo campionato, fiducioso che il binomio McLaren-Honda possa dire la sua nella lotta per il vertice nel 2017.

I risultati scarseggiano ad arrivare anche in questa seconda stagione per il team McLaren-Honda, ma Alonso, da buon capo squadra, continua a ricordare che l’obbiettivo per un top team come quello anglo-giapponese resta comunque il titolo. Alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria, tappa che sulla carta dovrebbe aiutare le monoposto di Woking a mettere in mostra le buone doti telaistiche, Fernando suona la carica in vista del prossimo anno:

“L’anno prossimo vogliamo vincere il campionato” – chiosa il campione di Oviedo – “Non siamo ancora dove vorremmo essere, ma l’obbiettivo resta quello”.

Raccontando la situazione odierna prosegue:

“Vorrei essere davanti più spesso, ma sappiamo che ci vuole tempo a far maturare un progetto ambizioso come il nostro. E’ stato difficile la scorsa stagione avere tutti quei problemi, e se avessimo potuto effettuare più test, la situazione sarebbe stata migliore.”

“Siamo la squadra che più ha migliorato le sue prestazioni negli ultimi 12 mesi. Gli altri hanno il vantaggio di aver sviluppato molto prima i loro progetti e non è facile recuperare il terreno perso. Abbiamo raggiunto l’affidabilità, ci manca ancora un po’ di prestazione.”

_88517504_fernando_alonso_mclaren_gettyHa ben ragione Fernando di lodare i progressi del suo team, che quest’anno comincia a raccogliere qualche piccola soddisfazione, riuscendo a lottare nella pancia del gruppo, e nelle situazioni migliori ad essere a ridosso dei team di fascia superiore. I problemi di affidabilità che affliggevano costantemente la Power Unit Honda lo scorso anno sono superati, e anche le prestazioni sembrano arrivare.

Secondo Alonso, grande merito del progresso in questa stagione è da ricercare nel cambio di approccio che la casa giapponese ha messo in atto quest’anno sostituendo il capo progetto Arai con il più ‘corsaiolo’ Hasegawa:

“I miglioramenti fino ad oggi per noi sono stati evidenti. Il nuovo capo Hasegawa ha esperienza di competizioni e corse, è più aperto a nuove idee e applica una filosofia diversa rispetto al precedente management. Siamo indietro sulla nostra tabella di sviluppo di circa otto mesi e dobbiamo ancora migliorare dei dettagli sul lavoro nel weekend ma i progressi avvengono più velocemente.”

Grande carica quindi del campione spagnolo che continua a spingere il team, consapevole che il potenziale della monoposto sia ancora tutto mostrare. Il 2017, con il cambio regolamentare che metterà mano sulle forme e sulle specifiche aerodinamiche delle vetture, rappresenterà per McLaren una buona chance per ricucire lo strappo con i migliori, viste le acclamate doti del proprio reparto telaistico guidato da Peter Prodromou, il tecnico di scuola Red Bull.

mclaren_2016_2Ulteriormente la prevista abolizione dei gettoni di sviluppo dalla prossima stagione, potrà permettere ad Honda di portare in pista soluzioni migliori per recuperare il gap sulle altre Power Unit dello schieramento, che ad oggi vantano ancora un vantaggio sia di cavalli, che di consumi nell’arco del Gran Premio.

Finora i proclami di vittoria arrivati da Woking sono clamorosamente caduti nel vuoto, ma finalmente Honda sembra intravedere la luce in fondo al tunnel, e comincia ad essere ragionevole pensare ad una McLaren più vicina al vertice che al fondo classifica, come visto fino ad oggi.