F1 | Ferrari, in Canada l’ora della verità

L’imminente GP del Canada per la Ferrari suona come una specie di ultima spiaggia. Dopo la batosta di Monaco la gara Canadese servirà per capire le reali possibilità della rossa all’interno di un campionato del mondo divenuto difficile oltre le aspettative.

vettelOltre la svolta

Il Canada sarà il settimo appuntamento della stagione 2016. La Ferrari non ha ancora capito a che punto è per tentare l’attacco al mondiale. Più volte si è detto che la prossima doveva essere la gara della svolta, ora non c’è piu tempo. In Canada, per la Ferrari e per gli uomini che ne fanno parte, sarà una gara decisiva. La pista in teoria sarà più favorevole alla Ferrari rispetto alla tortuosa Montecarlo ma servirà convincere altrimenti a questo punto non si potrà che ammettere che ci si trova davanti ad una stagione no.

Gara amica

Quello di Montreal è un circuito favorevole alle rosse, almeno per l’ambiente. In Canada sugli spalti il tifo è tutto per le Ferrari e sembra di correre in Italia. Per questo la Ferrari lo considera quasi un GP in casa. La Rossa in Canada è adorata, sia  per il mito di Gilles Villeneuve sia per i tanti canadesi che sono di origine italiana. Tra loro, ce n’è uno in particolare, il presidente Sergio Marchionne. Il Numero 1 di Maranello, Italo-canadese perchè immigrato lì con la famiglia all’età di 7 anni, sarà sicuramente presente ai box per osservare da vicino le attività in pista. Per lui è ora di prendere decisioni. Sotto ai suoi occhi non si è ancora concretizzata la Ferrari che voleva, il tempo per svezzare la monoposto è finito. D’ora in poi o gloria o sconfitte. Basta scuse.

Tutti sull’attenti

Nessuno ad oggi in Ferrari si deve sentire al sicuro. Fin qui la SF-16H ha dimostrato un discreto potenziale ma anche tanti lati oscuri. Non parliamo solo dell’affidabilità, quella con un progetto stravolto ci stà sia critica, parliamo di problemi come la mancanza di carico aerodinamico che sulla rossa si trascinano da anni.

La rivoluzione portata avanti da Marchionne ha portato volti nuovi in ogni area ma i problemi della Ferrari sembrano restare i medesimi. Qual è il problema allora? Gli uomini o il metodo? Questa è una domanda difficile la cui risposta non sarà certamente fornita dal singolo GP ma che in Ferrari dovrebbe iniziare ad essere presa sul serio.

L’importanza del GP del Canda sarà che la Ferrari, su una pista amica, dovrà mostrarsi convincente senza perdersi tra i meandri di strategie sbagliate o errori di guida. La stagione può ancora salvarsi, la Ferrari può crescere, ma spazio per sbagliare non ce n’è più. Il ricordo della bella stagione 2015 sta lentamente sbiadendo sotto i risultati di un’annata fin qui deludente. Il Canada è l’ultima spiaggia per provare ad invertire la rotta. Vincere più avanti potrebbe servire per aggiornare gli almanacchi ma non più per impensierire la Mercedes, sempre sperando che Red Bull e Force India restino indietro.