Formula 2, la nuova serie cadetta dal 2017

2009 GP2 Series. Round 5. Nurburgring, Germany. 12th July. Sunday Race. Nico Hulkenberg (GER, ART Grand Prix). Action. World Copyright: Glenn Dunbar/ GP2 Series Media Service. Ref: _3GD6044.jpg

Dal prossimo anno sarà la Formula 2 l’ultimo step per giovani piloti prima di arrivare in F1. La nuova categoria rimpiazza la GP2. Nuovi i telai e i motori. 

di Francesco Svelto |


 

Il nome è alquanto familiare, lo scopo anche. Sarà la neonata Formula 2, il cui format è stato deciso a fine gennaio, a fregiarsi del titolo di serie cadetta della F1, ovvero lo scalino finale per un pilota che vuole ambire al massimo del motorsport mondiale. La nuova categoria andrà a sostituire la GP2, il cui ultimo anno di attività sarà proprio questo alle porte.

Formula 2 a Misano – 1983

Il tutto, ovviamente, sarà sempre sotto la giurisdizione FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile, che con questa mossa intende porre una netta linea di demarcazione tra le varie categorie minori nelle quali nascono i migliori talenti che approdano in F1. Ad oggi di serie minori ce ne sono tante, forse fin troppe, con la attuale GP2 che più volte si è vista scavalcare nel ruolo di “vivaio” da altre serie – come la World Series by Renault – ed i cui piloti si vedono sempre meno in F1. L’intenzione della commissione federativa atta a regolamentare la nuova categoria è quella di sostituire gli attuali telai GP2/11 con monoposto, pare, a basso carico aerodinamico che ricercheranno il grip più sotto un punto di vista meccanico che aerodinamico. Da un punto di vista motoristico, invece, potrebbe esserci la componente del recupero dell’energia.

Ed è qui il punto: grip meccanico, KERS, tutti concetti familiari ai piloti della massima serie e che verranno enfatizzati nella nuova categoria in modo da renderla quasi “propedeutica” al grande salto, e non più una delle tante.

Giancarlo Minardi, ha espresso il suo pensiero riguardo il suggestivo ritorno di questo “marchio”. Il costruttore faentino, prima dell’approdo nella massima serie, è stato tra i protagonisti di una F2 in voga tra gli anni 70 e 80, quando la categoria vedeva la concorrenza di telaisti, motoristi e fornitori di pneumatici, un po’ come la F1 degli anni d’oro, e con la quale non mancava di “condividere” anche i piloti:

Minardi M284 F2

In quegli anni la Formula 2 era un campionato ad altissimo livello con cinque-sei costruttori di telai, quattro o cinque fornitori di motori e due-tre di pneumatici; gare formate da piloti impegnati nel mondiale di Formula 1 e giovani che scalpitavano per mettersi in mostra. Chi faceva bene in F2 arrivava poi in F1 come Martini, Nannini, Alboreto e molti altri. Quello che manca oggi è proprio una concorrenza tra i vari costruttori. La nuova Formula 2, purtroppo, sarà solamente un monomarca sul fronte telaio, motore e gomme!

Difficile, forse, ripercorrere i fasti leggendari di un tempo ma non è da escludere che la nuova cadetteria possa produrre talenti sempre in grado di “sopportare” una F1 sempre più tecnologica, stressante ed esigente nei confronti dei suoi protagonisti.

Francesco Svelto