3 aprile 2015 – Di sicuro tutti ci aspettavamo un’avvio di mondiale più “rombante” da parte della Williams. Invece, il team di Sir Frank è partito molto in sordina, anche nella gara malese non è stata in grado di tirar fuori il suo vero potenziale.
La Williams aveva chiuso il 2014 facendo urlare al miracolo. Un team che fino all’anno prima era considerato in caduta libera, aveva saputo chiudere il campionato terza nei costruttori, dietro solo alle imprendibili Mercedes e alle, allora, sempre verdi Red Bull. Una stagione capolavoro, frutto di scelte oculate: in primis il passaggio dai motori Renault ai Mercedes e non per ultimo l’ingaggio di un pilota considerato dai più sopravvalutato come Massa che, però, ha fatto vedere di avere ancora qualcosa da dire di suo in Formula 1. Per non parlare, poi, della conferma di Bottas e del progetto FW36 in grado di sfruttare al meglio la power unit tedesca.
Chiaro che con questi presupposti tutti si aspettavano una Williams pronta a vincere fin da subito; e quale occasione migliore se non il Gran Premio della Malesia dove la Mercedes aveva palesemente sbagliato il timing per il primo pit stop? Forse nessuna. Invece le Williams hanno corso una gara fotocopia di quelle viste nel 2014. Positiva, ma non eccelsa. Chiudere quinti e sesti lontani anni luce dal duo Ferrari – Mercedes è sintomo di una maturazione ancora lunga, di un processo ancora lungo prima di potersi definire completato. Un’occasione sciupata in piena regola.
Vi chiederete: Si ma le Ferrari? Giustissima osservazione. Chiariamoci, la Williams difficilmente avrebbe potuto lanciare un proprio pilota all’inseguimento di Vettel mentre costui era in fuga e con una strategia perfetta, però avrebbe potuto, tranquillamente, mettere un freno alla rimonta di Raikkonen. Invece, il finlandese ha trovato più problemi a sbarazzarsi delle Toro Rosso rispetto alle Williams. Chiaro segno che la posizione ricoperta a fine gara era la più consona alle prestazioni della FW37.
A cosa possiamo dare la colpa per una prestazione così opaca? Secondo Bottas il problema sta nel passo gara, e lo ha dichiarato lui stesso oggi ad Autosport:
“Abbiamo ottenuto il massimo che potevamo ottenere dalla macchina, ma ci è mancato il passo gara. Non ho avuto una partenza ideale ( da ottavo a quattordicesimo al primo giro ndr ) ma ciò non giustifica un distacco così grande dai primi. Nel traffico, ho notato che abbiamo avuto molti problemi di trazione e ciò ci creava molti problemi anche nei rettilinei.E’ molto, ma molto, di più di quanto ci aspettassimo. Il potenziale c’è, ma dobbiamo ammettere che tutti hanno fatto passi da gigante, mentre noi non siamo riusciti a progredire quanto loro. Abbiamo ancora molto da lavorare”.
Passo gara e mancanza di trazione, nel traffico, sono quindi i punti che lo staff Williams deve cercare di risolvere al più presto. Una rondine non fa primavera, come del resto una pustola non fa scarlattina, ma intanto un’occasione è scappata e se n’è andata via, lasciando le due Williams distanti un minuto e dieci secondi.