25 novembre 2014 – Sergio Marchionne vuole riportare la Ferrari in alto e per farlo sta rivoluzionando il team. Dopo Vettel , le 60 assunzioni nel settore della Gestione Sportiva ed il Team Principal Maurizio Arrivabene, potrebbero esserci altri grandi nomi in entrata.
Vincere. Questo è l’unico obbiettivo di Sergio Marchionne: riportare la Ferrari a vincere in tempi ragionevoli. Il nuovo presidente sta lavorando molto per costruire un team all’altezza della sua storia e vuole che i risultati possano arrivare senza troppa attesa. Per questo, dopo i primi colpi, il presidente potrebbe aggiungere alla sua rivoluzione ferrarista anche due nomi altisonanti. Ecco passo per passo il lavoro di Marchionne.
Sebastian Vettel, il pilota. Marchionne ha dichiarato di voler fare investimenti importanti per rilanciare il Cavallino. Il primo passo della sua gestione è stato il cambio di pilota. Dopo il saluto a Fernando Alonso, 5 anni da leader, è arrivato l’ingaggio di Sebastian Vettel, il più giovane pluricampione della F1. Indicato da molti come grande uomo squadra e pilota capace di lavorare con il team e creare intorno a sé una squadra vincente oltre che venir considerato un pilota importante nello sviluppo delle vetture, Vettel è il pilota con il quale Marchionne vuole riportare il titolo a Maranello. Seb si è subito calato nella parte e già oggi, ai primi test in vista 2015, pur non potendo guidare si è già presentato al box Ferrari.
Rivoluzione nel settore corse. Dopo Vettel, sono arrivate 60 assunzioni per rinforzare il settore sportivo, soprattutto quello motoristico. Tra gli altri, a lavorare sulla power unit ci saranno Zimmermann e Cornebois, in arrivo dalla Mercedes. A Maranello anche Riccardo Adami, ingegnere di pista di Vettel in Toro Rosso nel 2007/2008.
Arrivabene, plenipotenziario di Marchionne. Dopo l’ultimo GP, altro annuncio: il nuovo Team Principal, che sotituisce Marco Mattiacci (probabile che Mattiacci rimanga in Ferrari con un altro ruolo), sarà Maurizio Arrivabene. Il nuovo responsabile della Gestione Sportiva è un uomo importante della Marlboro, vice presidente della Global Communication dal 2007 ed ha già un’esperienza all’interno del box Ferrari. E’ stato lui in prima persona a seguire la partnership tra Philip Morris (di cui era uomo di punta) e Scuderia Ferrari, vivendo molti momenti, belli e brutti, del team. Arrivabene dal 2010 è membro della F1 commission in rappresentanza di tutte le aziende sponsor dei team.
«Abbiamo deciso di nominare Maurizio Arrivabene – ha commentato il Presidente della Ferrari Sergio Marchionne – perché in questo momento storico della Scuderia e della F1 abbiamo bisogno di una persona che conosca a fondo non solo la Ferrari ma anche i meccanismi di governance e i bisogni di questo sport. Maurizio ha un patrimonio di conoscenze unico, perché da anni è stato veramente vicino alla Scuderia e, come membro della F1 Commission, ha ben chiaro le sfide che ci attendono. È stato una fonte costante di idee innovative volte al rinnovamento della Formula Uno. Estremamente importante è l’esperienza manageriale che ha maturato fino ad oggi in un mercato complesso e fortemente normato, un’esperienza che lo aiuterà a gestire e motivare la squadra. Sono felice di aver acquisito la sua leadership per le nostre attività sportive”.
I nomi per un vertice tecnico da sogno.Noto come una persona che parla poco e lavora molto, Arrivabene ha comunque bisogno di una spalla tecnica di rilievo per conseguire risultati in pista e qui arrivano indiscrezioni importanti. Si è parlato di Allison, già parte del team ma sono venuti fuori anche altri nomi di grande prestigio: Ross Brawn ed Adrian Newey.
Ross Brawn in Ferrari lo conoscono bene. A Maranello dal 1996 al 2006, Brawn ha vissuto in prima persona tutta l’era Schumacher, periodo di maggior successo della storia ferrarista, con 5 titoli piloti e 6 titoli costruttori. Dopo l’indimenticabile esperienza alla Rossa come direttore tecnico, Ross ha lavorato alla Honda che ha rilevato dopo il fallimento trasformandola in Brawn GP, vincendo il titolo 2009 e cedendo la scuderia alla Mercedes dal 2010. In Mercedes Brawn è stato team principal fino al 2013 ed il suo lavoro ha influito sul ritorno alla vittoria dei tedeschi. Brawn ha smentito le voci sul suo ritorno in Italia ma, si sa, in questi casi la smentita è d’obbligo.
Adrian Newey è considerato da molti il miglior ingegnere in F1. Il britannico è l’uomo che ha reso realtà i sogni di gloria della Red Bull, scuderia piccola che con lui è diventata un colosso della F1. Dopo essere stato presente a tutti i GP, da un po’ di tempo Newey ha assunto un ruolo di progettazione più defilato lontano dalle piste, motivo che potrebbe indurre Adrian ad accettare una nuova sfida. Le voci sulla Ferrari si rincorrono da molto tempo e l’ingegnere non ha mai messo del tutto a tacere le sirene rosse. Newey ha accompagnato Vettel lungo il periodo d’oro in Red Bull, gioendo per tutte le vittorie del tedesco e per entrambi ricreare un connubio vincente sarebbe positivo.
Dalle indiscrezioni che trapelano, Brawn e Newey sarebbero i nomi che Marchionne si sarebbe impegnato a portare in Italia per convincere Sebastian Vettel ad accettare il difficile lavoro di riportare il Cavallino alla vittoria. La Ferrari vuole avere grandi nomi ai vertici del settore tecnico e lavora per avere in casa il meglio al più presto.