F1 | L’ultima conferenza stampa di Montezemolo

3 ottobre 2014 – Da Suzuka a Parigi, la Ferrari tiene banco. Un pò per la situazione contrattuale dell’ asturiano e un pò per questo cambio di comando che si sta verificando a Maranello. Luca Cordero di Montezemolo, a quindici giorni dall’addio alla Ferrari, ha parlato per l’ultima volta in veste di presidente in un’evento ufficiale.

montezemolo alonsoLa conferenza si è svolta nell’altelier privato della Ferrari al salone dell’auto di Parigi proprio dietro allo stand della Ferrari. Montezemolo ha iniziato a parlare da solo con Marchionne ancora alle prese con lo stand della Fiat. Un’inizo in solitaria per il presidente (fino al 16 ottobre lo è ancora a tutti gli effetti) con anche qualche frecciatina mirata e scagliata a chi, forse, tanta memoria non ce l’ha. Montezemolo sembrava quasi legato, composto, come se avesse rabbia e rancori dentro che dovevano restare li per evitare polemiche, ormai, inutili. La prima, più che frecciatina, è una bordata a distanza ridotta. Montezemolo ricorda il 2002, annus horribilis della Fiat, quando il fondo degli Emirati Arabi Mubadala entrò nel capitale finanziario della Fiat (salvandola di fatto) grazie proprio all’intercessione della Ferrari con la quale aveva ottimi rapporti. Montezemolo puntualizza: “In quell’anno la Ferrari fu fondamentale per la Fiat…“. Prima bordata scagliata contro una controffensiva robusta come Marchionne e la famiglia Agnelli che, però, di fronte a queste rimembranza un pochino di credibilità l’ha persa.

Arriva Marchionne e l’aria in quella saletta cambia. Il futuro presidente osserva il suo predecessore parlare quasi a volerne carpire i segreti. Non come l’allievo che osserva il maestro, giammai, ma quasi a voler cogliere ogni suo minimo errore per poterlo correggere e fare, di conseguenza, bella figura con il nuovo pubblico. L’occasione non manca quando Montezemolo, buttando giù un groppone grosso come tutto il salone, dichiara “E’ il momento giusto per un cambio al vertice. Alla vigilia di un momento storico come la quotazione in borsa del marchio Ferrari-Chrysler…” . Marchionne stoppa subito e dichiara: ” No, non è Ferrari-Chrysler. E’ la quotazione di Fiat-Chrysler“. Montezemolo con un sorriso che più stentato non si può, ironizza con: “E’ un lapsus, ho sempre la Ferrari in testa“. Lapsus voluto o meno, volontarietà o involontarietà, Marchionne il colpo l’ha preso.

Montezemolo, chiude la parentesi sulle Ferrari stradali con l’ultimo missile. Stavolta non ci sono barriere, famiglie note o lapsus a fare da filtro tra lui e Marchionne. Non c’è nulla. C’è solo la voglia di togliersi un sassolino dalla scarpa. Montezemolo dichiara: “La 458 Speciale Aperta non chiamatela l’ultima Ferrari di Montezemolo. Chiamatela l’ultima Ferrari della Ferrari“. Parole che, prese così di per se stesse, non hanno una minima grinza: la 458 Stradale Aperta è l’ultimo capolavoro della casa di Maranello. Ma dirla in questo contesto, con il tuo successore li a pochi metri, suona come un’avviso a tutti su quello che succederà. Speriamo tutti di sbagliarci.

montezemolo_ferrariChiusa la pratica politico-aziendale, la conferenza vira a tutta forza verso il capitolo Formula 1. Marchionne viene tirato in ballo sulla questione Alonso e lui ribatte con un: “E’ materia di Luca, chiedete a lui“. Montezemolo, con l’affare di chi se lo aspettava di essere tirato in ballo, risponde:” Alonso è, per me, il miglior pilota del mondo in gara. Non si tira mai indietro e cerca sempre di mettere del suo. Del suo futuro ne sta discutendo con Mattiacci e non c’è nessuna fretta. Sono certo che sapranno trovare un’accordo per il bene di entrambi e della squadra. Ripeto, non c’è alcuna fretta ne ossessione dalle due parti. L’unica ossessione che abbiamo è quella di fare bene in Giappone”. Una risposta chiara e mirata. Montezemolo tira fuori i due soggetti che stanno parlando, senza parlare in prima persona. Un modo per dire che qualcuno (Marchionne..?) lo ha voluto tenere fuori da questa trattativa? Può d’arsi perchè Montezemolo, forse, un’accordo per il rinnovo con Alonso lo avrebbe tirato fuori bene o male.

Un’ultima domanda a Marchionne quando li viene chiesto se si sente con Mattiacci. Egli risponde: “Con Marco ci sentiamo per lo più via sms. Siamo entrambi molto impegnati e siamo quasi sempre uno dall’altra parte del mondo rispetto all’altro. Non è che sono sempre li a controllare quello che fa lui e che fa la squadra. E’ un pò come quando vai al ristorante: se tu ordini il ragù i cuochi te lo preparano, ma non è che vai in cucina a controllare come lo preparano”.  Ma la Formula 1 non era ancora capitolo per Montezemolo?.

Comunque sia, dimenticatevi i toni della conferenza stampa il giorno delle dimissioni di Montezemolo. Il clima è cambiato e i due “amiconi” non sono ai ferri corti ma è chiaro che qualcosa si è incrinato.