Budapest, 26 luglio 2014 – Ancora una pole position per Nico Rosberg, la numero 10 in carriera, che porta alla Mercedes la partenza al palo numero 21 della sua recente storia, eguagliando così il team del quale la Casa di Stoccarda ha preso il testimone, e cioè la Tyrrell. Le qualifiche, però si sono rivelate più complicate del previsto, soprattutto nella Q3, per Nico Rosberg. Malissimo, invece, èm andata a Lewis Hamilton, che ancora una volta paga l’affidabilità della sua Mercedes con un incendiio che coinvolge la Power Unit della sua W05 Hybrid ed è costretto a partire dalla penultima posizione.
Un incredibile testa-coda che proietta ancora di più Nico Rosberg verso il suo titolo mondiale, con la possibilità teorica di portare a 39 i punti di vantaggio sul compagno-rivale. Il tedesco ha avuto l’opportunità di scattare dalla pole position e non se l’è lasciata sfuggire, mettendo insieme il giro record nel corso della Q3 nell’ultima tornata utile, dopo che aveva iniziato la sessione con una tattica conservativa ed era stato anche vittima di un errore prima della bandiera rossa causata dall’incidente della McLaren di Magnussen.
I piani della Mercedes, per questa gara, sembrano quasi fatti, con Rosberg che potrebbe essere anche aiutato dalle caratteristiche dell’Hungaroring, destinato a fuggire verso una facile vittoria senza che il compagno di squadra possa in alcun modo impensierirlo, ma le insidie sul suo percorso potrebbero essere rappresentate da Vettel, Ricciardo e Bottas, che fino all’ultimo gli hanno conteso la pole position.
Hamilton, come detto, si vede invece costretto a una difficilissima rimonta, su un tracciato che lo ha già visto vincere 4 volte (di cui le ultime due edizioni) e che difficilmente potrà regalargli un’altra soddisfazione. E di fronte ai giornalisti non nasconde l’amarezza:
“Non posso dire in tv cosa ho pensato, ma non posso credere che sia successo di nuovo. Queste cose vengono mandate per mettermi alla prova, ed il modo in cui saprò uscirne sarà importante e saprà fare la differenza.”
Sospetti di complotto? O semplice frustrazione per l’inaffidabilità della sua monoposto? Va notato che l’inglese per questa gara aveva sostituito il cambio dopo l’incidente di Hockenheim (a proposito: si tratta del quarto problema consecutivo in qualifica per l’inglese) e in questo frangente dovrà giocoforza cambiare anche il propulsore, facendo aumentare i dubbi su quella che era l’arma in più della Mercedes, ossia proprio la tenuta delle parti meccaniche. Dal canto suo, Rosberg dà al compagno un’altra dimostrazione di forza dopo quella della Grrmania, ma non può certo dormire sonni tranquilli proprio su quest’ultimo aspetto. Infatti le parole di Nico sembrano un campanello d’allarme:
“È assolutamente un peccato per la squadra, non una buona cosa. Dobbiamo continuare a lavorare su questo frangente. Personalmente avrei preferito battagliare con Lewis, ciò mi avrebbe dato un’adrenalina diversa. Ovviamente sono molto felice, ma non è stata una battaglia all’ultimo sangue con Lewis e ciò toglie un po’ di soddisfazione alla cosa“.
Anche Toto Wolff non è felice del ritiro anticipato di Hamilton:
“Sono devastato per Hamilton. Stiamo lavorando duramente per dare a entrambi i piloti la miglior macchina e yuna Mercedes in fiamme non è quello che vogliamo mostrare al mondo. Mi scuso con Lewis e con tutti i suoi tifosi.”