F1 | Mercedes domina ma Rosberg avverte: “Dobbiamo ancora dare tutto”

Sepang, 28 Marzo 2014 – Nelle prime prove libere, la Mercedes ha dettato legge ancora una volta, ma Rosberg preferisce rimanere con i piedi per terra, mentre al contrario Hamilton è entusiasta della sua vettura.

mercedes_1_malesiaNelle prime prove libere del week-end del Gran Premio della Malesia, la Mercedes ha dominato anche stavolta risultando la più veloce in entrambe le sessiosi, nella prima con Lewis Hamilton e nella seconda con Nico Rosberg, vincitore dell’ultimo Gran Premio in Australia. Il team tedesco però sembra essersi nascosto parecchio durante queste sessioni, permettendo agli avversari, specialmente Ferrari e Red Bull, di avvicinarsi.

Rosberg però, come si evince dalle sue dichiarazioni, preferisce rimanere cauto e con i piedi per terra: “Per adesso non siamo riusciti a tirare fuori tutto – spiega il pilota tedesco della Mercedes Spero che anche gli altri abbiano dei problemi, il circuito di Sepang è caldo e umido e le gomme si rompono velocemente. Qui dopo un paio di giri e’ tutto finito, le condizioni sono diverse rispetto a Melbourne. Dichiarazioni che hanno quasi del preoccupante, che dimostrano come questo nuovo regolamento sia ancora un’incognita e un pericolo anche per chi sembra averlo, fino ad ora, interpretato meglio. Il tedesco ha speso due parole inoltre su quanto accaduto in Australia al suo compagno :“Abbiamo avuto due settimane per identificare il problema avuto e vedremo stavolta di portare al traguardo entrambe le monoposto, raggiungendo un altro buon risultato e continuando l’inizio importante di stagione”.

Al contrario Lewis Hamilton, suo compagno di squadra, sembra essere esntusiasta della sua vettura come in Australia:”“Non capisco perché Nico non sia soddisfatto, dovrebbe esserlo – ha dichiarato il britannico in testa al termine della prima sessione di libere – Io invece lo sono, abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare nelle prove. Nico è davanti, ma dal punto di vista del bilanciamento siamo lontano da dove dovremmo essere. La cosa più importante, però, è la gara”.