F1 | Gp India: Inchinatevi alla Red Bull e a Sebastian Vettel!

Noida, 27 Ottobre 2013 – Il finale che tutti sapevano sarebbe arrivato. Sebastian Vettel vince il Gran Premio d’India e si laurea campione del mondo per la quarta volta in carriera. La Red Bull vince il suo 4° titolo costruttori consecutivo. 

vetteltondoI dubbi di ieri sulle strategie sono stati cancellati con una gara perfetta da parte di Vettel, capace di prendere la testa al via cederla dopo poco per un pit anticipatissimo e rimontare fino alla testa e non mollarla più fino alla fine. A quel punto il calcolatore, il robottino vestito di Red Bull ci ha regalato uno spettacolo che non vedevamo da tempo, salvo nelle gare USA. Il parco chiuso può attendere! Meglio fare un pò di “tondi” sul rettilineo del traguardo e festeggiare come deve essere festeggiato un quarto titolo mondiale che catapulta Vettel e la Red Bull nella leggenda.

Era il suo anno. Lo si poteva già capire dalla Malesia quando, fregandosene degli ordini di scuderia, soffia la vittoria al compagno. Lo si era capito a Montecarlo quando, in una giornata non proprio da cannibale, aveva portato a casa un secondo posto eccezionale. Poi in Canada e Germania, dove non aveva mai vinto e invece quest’anno ha dominato. Senza fare tanti paragoni storici, oggi Sebastian Vettel e la Red Bull sono il binomio più forte degli ultimi anni.

Sebastian Vettel commenta così la sua giornata di gloria: “E’ uno degli champagne più buoni che abbia mai bevuto! E’ stata una gara difficile ma alla fine la scelta di ieri ha pagato. Subito dopo il traguardo non avevo pensato di fare dei tondi, mi è venuto in mente rientrando al parco chiuso. Dai box mi hanno detto di rientrare ma io ho pensato che era più bello festeggiare con il pubblico. Nel corso della stagione – prosegue Vettel – sono stato contestato, ma è bello oggi vincere il quarto mondiale”.

Per quanto riguarda il team – mate, Mark Webber, un ritiro con tanti punti interrogativi. Dopo la pausa di Suzuka, ennesima gara sfortunata per l’australiano. Sarebbe stato un uno-due Red Bull se non fosse che, senza apparenti segni di cedimento, un problema costringe Webber al ritiro. Dal team radio si nota come neanche Webber sembra accorgersi di problemi evidenti sulla sua Red Bull. Esattamente come successe a Vettel nel 2012 a Monza e a Valencia. Coincidenze? Alternatore malandrino che ritorna? Fatto sta che Webber rientra nel box Red Bull molto, ma molto arrabbiato. Non vorremmo veder Mark chiudere così la carriera.

Red Bull e Sebatian Vettel, dunque, sono per la quarta volta campioni del mondo. Il giovane imperatore romano e la sua biga d’orata lasciano agli altri 3 gare per giocarsi il secondo posto, sempre se Vettel non decida di riaccendere l’interruttore del cannibale e si prenda anche le briciole.