F1 | Ferrari, da Singapore a Interlagos per il rush finale

Torino 18 settembre 2013 – Con l’ultimo Gp in terra Europea, la F1 vola a Singapore per l’ultimo sforzo di ben sette gare fino al gran finale in Brasile, ultima tappa di questo mondiale.

Brazilian driver Felipe Massa (R) of FerLa Ferrari, come ormai tutti sanno, ha già scelto in chiave 2014 il sostituto di Felipe Massa ovvero, il grande ritorno, Kimi Raikkonen. Tanti pensieri e tante supposizioni per la prossima stagione però, non devono far perdere la concentrazione ad un team che di fatto è ancora in piena lotta per il titolo. A tal propostio Fernando Alonso e Felipe Massa si preparano al weekend notturno ed impegnativo di Singapore.

“Il calendario sta entrando in una fase piuttosto stressante. Con una sequenza di sette trasferte extra-europee. Ho usato il periodo di vacanza nel mese di agosto per preparami fisicamente al meglio in vista del finale di campionato, una fase che alle difficoltà ordinarie aggiungerà continui cambiamenti di fuso orario. Questa è una gara molto impegnativa sia dal punto di vista fisico che mentalmente. Perché lo svolgimento notturno comporta il cambiamento di tutti gli orari del weekend a cui siamo abituati. La corsa è impegnativa, non c’è margine di errore, ma è una pista che mi piace sulla quale ho ottenuto buoni risultati, quattro podi nelle cinque gare finora disputate. Anche quest’anno affronto questo appuntamento con la consapevolezza di poter ottenere buoni riscontri e con la fiducia che ci sia tutto quello che occorre per far bene. Come in tutti i circuiti cittadini, anche a Marina Bay c’è sempre il rischio di commettere un piccolissimo errore che può trasformarsi in un problema importante. L’ultimo settore è il tratto più insidioso, in particolare le curve ‘18’ e ‘19’, che passano sotto una tribuna, sono quelle in cui si rischia di più, dove è facile commettere un errore. Basta una piccola perdita di concentrazione e si corre il rischio di terminare la corsa contro le barriere”. Queste le parle di Fernando Alonso. Lo spagnolo, a più di 50 punti da Sebastian Vettel, tenterà l’impresa in questi sette Gp finali cercando di tenere vivo il mondiale fino a San Paolo, impresa che sembra quasi impossibile ma che molti sperano per poter riportare il titolo a Maranello, un sogno quasi raggiunto nel 2010 e sfiorato nel 2012.

Felipe Massa, tra offerte e trattative di Lotus e McLaren dovrà cercare di non perdere la bussola proprio sul finale. Il brasiliano ha recentemente dichiarato che non aiuterà più Alonso per il titolo. Decisione quasi scontata ma che lascia un pò di amaro in bocca visto il comportamento da uomo squadra tenuto fino ad ora.
“Non ho fatto una preparazione mirata in modo particolare al finale di campionato. Mi alleno tutti i giorni, che sia a casa o in viaggio o in un hotel. Diciamo che l’attività fisica mi segue ovunque, con la sola eccezione del tempo che trascorro in aereo! Credo sia importante la costanza con cui ci si allena e i risultati si vedono, sia nella preparazione fisica che in quella mentale. A mio parere Singapore è una delle gare più faticose del calendario, anzi credo sia la più dura. E’ il Gran Premio più lungo, visto che si arriva sempre a completare le due ore di gara, ed il tasso di umidità è molto elevato, nonostante si corra di notte. Dentro la monoposto si suda parecchio e non c’è molta aria che entra nell’abitacolo perché la velocità media è piuttosto bassa. Considerando tutti gli aspetti credo che sia la corsa più dura sia per il fisico che per la concentrazione mentale. Correre di notte riduce la visibilità e in più ci sono anche le difficoltà tipiche dei tracciati cittadini, ovvero l’essere sempre molto vicini alle barriere. Con la luce artificiale la visibilità è buona ma è impossibile riprodurre le condizioni che ci sono di giorno con quella solare. In generale l’atmosfera che si crea è molto bella e decisamente caratteristica, ed offre sia a noi che agli appassionati un evento unico”.

Dunque la Rossa si prepara a fa bene a Singapore, un Gp amico per Alonso, un pò meno per Massa. Ricordiamo che il brasiliano perse di fatto il mondiale 2008 per il famoso incidente durante il pit dove portò via anche la pompa di benzina.
Un vettura migliorata dopo Spa e Monza tanta voglia di lottare ancora, i giusti ingredienti per continuare a sperare ancora nell’iride.