Parigi, 20 giugno 2013 – La Mercedes si dichiara innocente al processo in corso presso il tribunale FIA a Parigi incolpando solo la Pirelli e cercando di tirare in ballo anche la Ferrari.
Gli avvocati della casa di Stoccarda hanno subito provveduto a dire che non si trattava di un test, bensì di un test gomme Pirelli che sarebbe regolare secondo l’articolo 4.2 del contratto Pirelli-Fia. Contro di loro si hanno prove che accertano come il test sia stato anche concentrato sul fenomeno di dilaminamento delle gomme, vero cruccio di tutto il week-end spagnolo della Mercedes.
Gli avvocati, con a capo Paul Harris, della Mercedes stanno cercando di coinvolgere anche la Ferrari, dichiarando che il test effettuato dalla casa di Maranell.o poco dopo il gp del Bahrain sempre a Barcellona, è stato effettuato si con la Ferrari 15o Italia vecchia di 2 anni ma con modifiche 2013; inoltre alla guida di tale monoposto si trovava un pilota ufficiale (Massa n.d.r) e non Pedro de la Rosa, come invece fù comunicato dalla Ferrari. Quindi, secondo Mercedes, dovrebbero anche loro essere coinvolti nel processo. Inoltre Paul Harris parla anche di uno scambio di mail tra i tecnici Pirelli e Hirohide Hamashima (responsabile pneumatici per la Ferrari) nella quale si parla di un ipotetico test effettuato il 3 maggio con alla guida Felipe Massa. Si entra anche nel merito della questione caschi quando gli avvocati Mercedes ammettono una loro pecca commentato: “credevamo fosse una questione di privacy” .
Ross Brawn conferma la conversazione telefonica con Charlie Whiting ritendo che quest’ultimo è in possesso dell’autorità per concedere il test ed ha esposto una lista di piloti che ritenevano pericoloso la dilaminazione delle Pirelli e tra questi: Sebastian Vettel e Jenson Button