Melbourne, 14 marzo 2013 – Il Gran Premio d’Australia 2013, prima tappa del mondiale, segna un importante traguardo per la Sauber. Il team elvetico, di base ad Hinwil, ha debuttato nella categoria regina al Gran Premio del Sudafrica del 1993.
Il team di F1 è solo l’ultimo step avanzato dal suo proprietario Peter Sauber. Il carismatico quanto gentile patron elvetico era in possesso già di un proprio team nel Campionato Mondiale Sport Prototipi che correva supportato economicamente e tecnologicamente dalla Mercedes e che aveva visto, qualche anno prima, tra le proprie file un certo pilota di nome Michael Schumacher.
L’avventura nella massima serie comincia il 14 marzo 1993 sul Circuito di Kyalami, luogo in cui in quei periodi cominciavano di consueto le stagioni di F1. E’ ancora la Mercedes a fornire i motori e il know-how al team di Peter Sauber. Wendlinger e Letho i piloti. Un quinto posto subito al debutto fanno ben sperare per il proseguo dell’avventura del team svizzero.
Dopo il passaggio della Mercedes come fornitore ufficiale della McLaren, il team si è appoggiato ad una fornitura clienti Ford per un biennio prima di iniziare, dal 1997, una partnership con Ferrari della durata di ben nove stagioni che, col senno di poi, non sarebbero state le sole. In quegli anni vi fu l’ingaggio di Jean Alesi, divenuto alfiere di punta della scuderia al fine di trovare il tanto atteso salto di qualità. Salto che non avvenne, a parte un podio, proprio col transalpino, nella rocambolesca Spa nel 1998.
I risultati non brillanti delle ultime stagioni contribuirono alla mancanza di sponsor e la vendita del team alla BMW fu inevitabile. BMW che, però, rilevò la squadra nella sua interezza ma mantenne il nome di BMW Sauber. Peter Sauber era ancora il supervisore massimo anche se con ruoli più marginali e nessuna presenza in pista. In questi anni il momento più alto della squadra: nel 2007 una serie ripetuta di piazzamenti porta il team al secondo posto nel mondiale marche. Nel 2008 vi fu la doppietta al Gran Premio del Canada a Montreal, con Robert Kubica (1) e Nick Heidfeld (2).
Nel 2009 c’era, da parte della casa bavarese, l’aspettativa massima: puntare al primo titolo mondiale. La stagione si rivelò quasi un fallimento e il delta tra risultati in pista e obiettivi prefissati fu enorme. Questa situazione fece in modo da indurre, nel giro di pochi mesi, la BMW ad abbandonare le attività sulle piste del mondiale di F1. Di fatto il team tornava tra le mani del suo legittimo proprietario, nonché fondatore: Peter Sauber.
Dal 2010 in avanti il team Sauber è stato completamente rinnovato. In primis c’è stata la scelta di ritornare alla affidabile fornitura clienti Ferrari. Fornitura ancora in essere oggi. In più Monisha Kaltenborn, giovane manager indiana, viene posta al comando del muretto box. E’ la prima donna ad avere un ruolo di team-manager in Formula 1.
Il 2012 segna un anno estremamente positivo per la Sauber: Kamui Kobayashi e Sergio Perez ottengono ben quattro podi e numerosi piazzamenti a punti che valgono il quinto posto finale nel mondiale marche. Il 2013 inizia sotto le migliori aspettative: con una stabilità economica sufficientemente forte e con una vettura ritenuta, da molti, estremamente interessante, il team svizzero potrebbe essere il vero outsider del mondiale alle porte.