F1 | Ferrari, Red Bull, Lotus e le gomme

Melbourne, 17 Marzo 2013 – In molti si aspettavano una Red Bull super in questo GP inaugurale della stagione 2013, specialmente dopo la sorprendente qualifica di domenica mattina, invece qualcosa è cambiato, ed ha variato tutti i valori in pista. Vediamo cosa potrebbe essere stato.

Il ruolo da protagonista, quest’anno più che nelle stagioni passate, sarà riservato alle gomme Pirelli. Non perchè nel 2012 i pneumatici della casa Milanese già non lo fossero, ma sicuramente l’aver modificato le mescole rendendole, si più perforanti, ma anche più veloci nel degrado, le renderà in questo 2013 la variabile che potrà modificare l’esito del campionato.

E’ indiscutibile che la gara di oggi è stata decisa proprio dalla gestione delle gomme. La Lotus ha saputo gestire meglio i pneumatici, grazie anche ad una vettura che ha nelle sue caratteristiche principali prorpio quella di mantenere più degli altri in buono stato le gomme. pirelli_gomme

Entrando più nel dettaglio è saltato all’occhio durante questa domenica di qualifica e gara, come la Red Bull sia la vettura che riesce prima di tutti a portare in temperatura i compound. In qualifica dove questa qualità è fondamentale è riuscita infatti ad ottenere un tempo eccellente, e durante la gara, dopo ogni pit-stop, riusciva ad ottenere ottimi tempi sin dal giro successivo alla fermata. Inoltre alla partenza, dopo le prime tornate, aveva distanziato gli inseguitori già di qualche secondo, per poi essere recuperata man mano che si accumulavano i giri.

Stessa cosa non possiamo dire per la Ferrari. La scuderia di Maranello sembra accuare qualche difficoltà nel mandare velocemente le gomme in temperatura. In qualifica questa caratteristica è sembrata più evidente, anche se contenuta, mentre in gara, secondo noi lo è stato di più. Già al semaforo verde le rosse, scattate bene grazie al loro ottimo sistema di partenza le due Ferrari avevano sofferto nei primissimi giri, ma poi, confermando la nostra impressione, una volta portate in temperatura le coperture, hanno rimontato sulla Red Bull di Vettel e distanziato gli altri concorrenti. Colpa forse anche del sitema Pull-Rod? Può darsi visto che questo sistema oltre ai benefici aerodinamici risulta più gentile con le gomme ma allo stesso tempo è meno deciso nell’alzare velocemtne la temperatura delle mescole.

La tendenza sembra proprio questa infatti anche in casa Lotus, dove anche lei sembra in difficoltà nel mandare subito in temperatura le gomme, e la qualifica lo dimostra, ma è altrettanto vero che risultando che è risultata quella che soffriva il minor degrado  e di conseguenza è stata l’unica che pur eseguendo due soli pit-stop è rimasta per tutta la gara competitiva senza mai andare in crisi con i compound.

gomme2 pirelliIn conclusione possiamo dire che, coem previsto un pò da tutti le prestazioni delle vetture di testa sono molto vicine, riferendoci alla Red Bull alla Ferrari e alla Lotus, ricordiamoci però che questo GP si è corso su un circuito cittadino sicuramente meno indicativo di un circuito permanente come sarà invece quello di Sepang. Le differenze che ci sono state, sono state dettate proprio dalla gestione delle gomme ed è sembrato comunque di vedere una certa vicininza di prestazioni tra Red Bull, Ferrari e Lotus con gli altri un più indietro. La mercedes ha sicuramente tradito le attese ma non sembrando comunque su distacchi incolmabili; chi invece preoccupa e senza dubbio la McLaren. Sicuramente non ha brillato nei test invernali, ma certamente non aveva neanche evidenziato una crisi tecnica di queste proporzioni.

Fortunatamente potremmo verificare tutte queste situazioni tra meno di una settimana in Malesia. Sepang sappiamo essere una pista molto impegnativa e selettiva e non mancherà di evidenziare sia le positività che le negatività delle monoposto.

@antoniogranato