Mettiamo le mani avanti: F1 di Codemaster è un gioco che ha alle spalle una fan base senza eguali e che si assicura le vendite senza alcun problema. Aggiungiamo inoltre che nasce come arcade anche se, nelle ultime edizioni, il livello di simulazione sta aumentando e questo aspetto è l’argomento della discussione all’interno di questo articolo. Inoltre siamo tutti d’accordo che al momento F1 non si avvicina al livello di simulazione dei giochi citati prima.
Mi piace pensare personalmente che in un futuro non molto lontano il livello di simulazione di F1 crescerà portandolo così ad un altro livello. Di sicuro al momento c’è molto da lavorare ma, come scritto prima, in questi ultimi anni si è migliorato molto portando parametri come il consumo delle gomme a livelli alti. Per non parlare del force feedback migliorato anche lui portando così i possessori di simulatori, con un buon motore, ad avere una visione più realistica della forza di una monoposto!
Strategicamente parlando ha fatto passi da gigante considerando da poco l’uscita di F1 Manager dove la strategia la fa da padrona. Possiamo anche parlare della gestione dell’ers molto importante all’interno di una gara che, con l’uscita dell’ultimo capito, si prende una fetta importante della parte simulativa del gioco.
Insomma ci sono molti aspetti dove possiamo dire essere migliorato il gioco! Purtroppo però non ha ancora raggiunto i livelli di ACC oppure di iRacing o di altri simulatori molto importanti. Vi riporto le parole di Sergio Suardi pilota del team Flat Out dopo una breve intervista riguardo questo argomento:
“F1 attira più di qualsiasi altro titolo essendo la disciplina, nella realtà, più seguita e per questo la simulazione deve essere alla portata di un pubblico molto più ampio, rendendo quindi la simulazione più alla portata di tutti. Di fatto andare veloci in F1 è piuttosto facile rispetto ai giochi più simulativi dove ci vuole molta più pratica ed esperienza.”
Con queste parole Sergio ci riassume quello che pensa del titolo di Electronics Art, pensiero che viene condiviso da molti piloti esports.
Altro parere molto importante arriva da un altro pilota del team:
“Dipende da come ti approcci al gioco, se il tuo obbiettivo è quello di divertirti e passare una serata con gli amici allora si parla di arcade. Differente nel momento in cui un pilota decide di impegnarsi e arrivare ai livelli dei mondiali, dove ad alti livelli non si parla più di arcade ma il mondo di F1 si avvicina verosimilmente a quello di giochi come Assetto Corsa Competizione o iRacing dove c’è comunque studio e impegno da parte del pilota”
Questo il pensiero di Fabrizio Bianchini, esperto del settore, che dice la sua riguardo F1!
Voglio sia chiara una questione: nessuno scredita il gioco, ci sono campionati molto importanti, all’interno di F1, dove le case automobilistiche investono in team appositamente creati per il reparto esports. Stiamo solo argomentando il titolo di questo articolo dicendo che F1 è prevalentemente un gioco arcade, anche se sta cercando, negli ultimi anni, di farsi avanti nel mondo della simulazione dove a livelli alti viene vista come tale.
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