F1 | Calendario 2023: caos, contratti e polemiche

Arrivata l'ufficialità del calendario a 24 gare, vediamo quanti saranno i chilometri che verranno percorsi per raggiungere le varie tappe e la lunghezza dei contratti dei vari circuiti.

L’annuncio del calendario 2023 di F1 a 24 tracciati ha lasciato perplessi addetti ai lavori e sostenitori. Il numero cospicuo di gare per il prossimo anno, non ha fatto altro che sollevare altri problemi. In primis tutti gli addetti al circus dovranno stare in viaggio per circa 10 mesi, a cui vanno ad aggiungersi i vari test pre stagionali. In totale sono 125.000 i chilometri che si percorreranno durante la stagione, con i vari movimenti. Tutto ciò, non solo mostra la durezza del campionato per tutti gli addetti a lavoro, ma va in contrasto con tutto il concetto della sostenibilità portato avanti dalla F1.

Spostamenti calendario 2023 di F1

Ad aggiungere benzina sul fuoco, ci ha pensato la cattiva organizzazione negli spostamenti. Il calendario di F1 2023, presenta varie tappe in diversi continenti, a distanza di mesi. Tutto ciò, ovviamente provoca spostamenti con distanze molto più elevate. Per fare un esempio, prendiamo in considerazione la distanza tra le tre tappe statunitensi o, meglio ancora, il mettere nel mezzo tra Spagna e Austria a gara canadese. Nel giro di breve tempo, si vede passare dall’Europa all’America per poi tornare dopo poco nuovamente in Europa.

Situazione contrattuale circuiti F1

Tralasciando la questione spostamenti, soffermiamoci sulla durata dei contratti dei vari tracciati. Dopo il rinnovo fino al 2025 del tracciato di Monaco, restano in bilico ben quattro tracciati. L’esclusione del GP Francese, ha lasciato spazio al rinnovo di Monaco. La sostituzione del tracciato russo, invece, ha favorito l’ingresso del circuito del Qatar. A restare in bilico sono oramai: Austria, Messico, Belgio e Olanda. Alla finestra, per entrare nel circus, troviamo le piste del Portogallo, Turchia, Sud Africa e Germania.

In una F1 dove ormai il denaro conta più di qualsiasi cosa, si sta pian piano rischiando di perdere tappe storiche quali Spa e Austria. Il denaro, dopo aver pregiudicato la possibilità a vari talenti di esprimersi nel circus, sembra sempre più vicino a togliere la possibilità di vivere alcuni tracciati storici.