La F1 torna in Europa dopo la trasferta americana di Miami sul tracciato spagnolo del Montmelò. C’è attesa a Barcellona, sulla pista usata per i test invernali di febbraio, si può capire l’evoluzione delle monoposto tra conferme e riscosse.
La F1 torna in Europa dopo un viaggio attorno al mondi che ha coinvolto l’Australia, i paesi arabi e l’America. Si è vero c’è stata la tappa di Imola ma è stata una vera toccata e fuga tra l’Australia e Miami non utile a portare in pista i maggiori aggiornamenti.
Barcellona invece rappresenta il punto in cui il lavoro di evoluzione svoltosi in base ai dati raccolti nelle prime gare dovrà portare i suoi frutti. Il Circus si divide tra chi ha bisogno di conferme, miglioramenti riscosse.
In testa al mondiale c’è la Ferrari. Conta su una monoposto partita subito forte, affidabile e veloce. La F1-75 necessita però di una profonda comprensione per tirare fuori il potenziale che non ancora è stato ricavato in ogni condizione di clima e gomma. Regolazioni ed evoluzioni, anche nelle pance,ma soprattutto servirà costanza nel rendimento da parte dei piloti. Leclerc non può più commettere errori, Sainz deve dare di più. Non esiste un obiettivo minimo, l’obiettivo è il titolo mondiale.
Red Bull insegue. La RB-18 e Verstappen rappresentano quasi la perfezione. Se Verstappen conclude la gara vince. Questa è la sentenza dei primi appuntamenti iridati. Il problema è che la Red Bull è una monoposto raffinatissima ma fragile. Un diamante ancora grezzo che rompendosi più di una volta ha impedito a Verstappen di confermarsi leader del mondiale. La sfida a Barcellona sarà tra loro, Ferrari e Red Bull.
In mezzo spera di inserirsi Mercedes. Sin qui il cammino del team pluricampione del mondo è stato un incubo. Malissimo Hamilton meglio Russell che però non basta a portare Mercedes dove dovrebbe e vorrebbe essere. Toto Wolff suona la carica e paragona l’attuale situazione ad un primo quarto di una partita NBA. Paragone astuto data la proprietà Americana del Circus che vuole indicare come la stagione, ancora lunghissima, può rivedere ancora le stelle d’argento vincenti.
Certo che questa è davvero un’ultima spiaggia per Mercedes. O torna in gioco o dice addio alla rincorsa mondiale in modo netto e definitivo.
Chi deve cambiare passo sicuramente è Aston Martin. Ci si attende una monoposto diversa ma soprattutto lì si respira un’aria di rinnovamento l futuro come abbiamo più volte scritto noi di F1Sport.
In HAAS non ci saranno aggiornamenti ma non è un segreto che per Mick il nome Schumacher inizia a non bastare più. Se contro Mazepin le lacune del giovane tedesco erano nascoste l’arrivo di Magnussen – a freddo- ha scoperto uno Schumi Jr. molto lontano dalle aspettative di tutti. Con lui al volante la HAAS non ha ancora ottenuto un punto contro i 15 del compagno. Una bella batosta.
L’importanza di Barcellona risiede nel fatto che è la prima pista in cui si portano aggiornamenti importanti data la vicinanza con le sedi dei team. Inoltre, quello del Montmelò, è il tracciato dei test invernali. Un momento chiave, per tutti, in cui comprendere la direzione presa dalle macchine rispetto ai primi giri dell’anno. Qui forse inizierà un campionato nuovo!